Il Tempo Cronaca di Roma, La Guardia di Finanza indaga sui conti dell’Idi Al Cristo Re prosegue Io stato d’agitazione

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    Sono stati delegati al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza gli accertamenti sulla gestione finanziaria dell`Istituto dermop atico dell`Immacolata (Idi). Il procuratore aggiunto Nello Rossi e il sostituto Michele Nardi seguono il caso con la massima attenzione per la struttura e le professionalità che vi operano fermo restando le verifiche su eventuali illeciti. La vicenda è approdata a piazzale Clo dio nel dicembre dello scorso anno in seguito a un esposto in cui i lavoratori dell`Idi, nel lamentare la mancata corresponsione degli stipendi, segnalavano alcune presunte incongruenze nella gestione finanziaria dell`ospedale. Il nucleo di polizia tributaria, guidato dal generale Virgilio Pomponi, dovrà ora analizzare la vicenda e accertare eventuali appropriazioni indebite e se ci siano state irregolarità nella tenuta dei conti. La condizione della sanità religiosa nel Lazio resta critica. Mentre prosegue il tavolo di confronto tra Regione, governo e Policlinico Gemelli per cercare di risolvere la controversia relativa ai trasferimenti regionali dovuti davia Cristoforo Colombo al policlinico universitario, resta alta la tensione all`ospedale Cristo Re, dove i lavoratori non percepiscono lo stipendio da due mesi. Nella struttura sanitaria religiosa di via delle C alsanaziane è stato proclamato lo stato di agitazione «di tutti i lavoratori, medici e non, e tale azione andrà avanti fino a quando i gravi problemi che affliggono da mesi la struttura non avranno finalmente una conclusione positiva per tutti i dipendenti». A comunicarlo è l`Anmirs, l`Associazione Nazionale Medici Istituti Religiosi Spedalieri. «La situazione – dice l`Anmirs – ha abbondantemente superato il limite della sopportazione. I lavoratori devono ancora percepire gli stipendi di marzo e aprile ma la proprietà, anziché adoperarsi per risolvere questa impasse incresciosa, preferisce minacciare di vendere la struttura a privati. A questo quadro drammatico – spiega Donato Menichella, segretario nazionale Anmirs – bisogna aggiungere per i medici anche la mancata applicazione del Ccnl e il rischio della perdita dell`equiparazione dei titoli e servizi. Nonostante ciò ogni giorno tutto il personale si impegna con costanza ed abnegazione per erogare quelle prestazioni che hanno fatto del Cristo Re un punto di riferimento della sanità laziale e nazionale. Ci auguriamo che l`Amministrazione concerti con le parti sociali un serio piano aziendale che consenta all`ospedale di uscire dal tunnel nel quale è intrappolato datroppo tempo, restituendo finalmente ai lavoratori e alle proprie famiglie tranquillità e certezze per il futuro». ….

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