La Repubblica Cronaca di Roma Clini: “Rifiuti, sanzioni Ue più vicine”

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    A UN anno dall’apertura della procedura di infrazione dell’Unione europea su Malagrotta, due mesi dopo il nuovo richiamo della Ue e nonostante un commissariamento che dovrebbe accelerare le soluzioni, la situazione dell’emergenza rifiuti di Roma è in una fase di stallo. Lo denuncia a chiare lettere il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che, durante un’audizione in commissione parlamentare Ecomafie, confessa di essere «molto preoccupato circa la possibilità di rispettare l’obbligo di legge. La commissione europea ci ha chiesto una risposta entro il 31 luglio 2012. Noi stiamo lavorando su questo ma gli strumenti che abbiamo a disposizione oggi non ci permettono di dare una risposta». La sconfortante realtà, secondo Clini, è che «a oggi non c’è una soluzione che risolva la procedura di infrazione in corso». E quindi, salvo un’inversione di rotta molto netta, l’Italia rischia di dover pagare una multa salatissima che parte da 10 milioni di euro e aumenta quotidianamente per effetto di pesanti interessi di mora fino a quando non verrà adeguato lo sversamento dei rifiuti che tuttora finiscono in discarica ancora in gran parte senza l’obbligatorio trattamento. Il problema è il cosiddetto “tal quale” che, secondo normative europee e nazionali, non può finire in discarica: «Non è che se rimane una quantità di rifiuto non trattato a Roma questo si può portare altrove — spiega il ministro — si rischia dunque una vera difficoltà». Clini non nasconde le criticità e addossa le responsabilità della situazione ai conflitti tra enti locali e ai governi passati che, in 20 anni, non hanno mai applicato le direttive europee in materia di discariche, emesse tra il 1992 e il 1994. Adesso, però, i litigi tra Comune, Provincia e Regione hanno contribuito a complicare la situazione: «Noi ci siamo trovati in forte imbarazzo — racconta — perché, dopo che ci è stato chiesto aiuto e ci sono stati consegnati i sette siti della Regione, ci siamo trovati di fronte a progressivi veti da parte degli enti locali nei confronti proprio di quelle aree che la Regione stessa ci aveva dato». Ora il compito di sbrogliare la matassa è del commissario Goffredo Sottile che dovrà scegliere l’area adatta per una discarica temporanea che risponda ai requisiti di sicurezza richiesti dall’Europa e si inserisca in un ciclo che prevede trattamento, differenziata, recupero di materiale ed energia. … …. MAURO FAVALE

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