La Repubblica Cronaca di Roma “Diritti e matrimonio”, slogan e colori del Gay Pride

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    SOGNANO una città in cui camminare mano nella mano a testa alta, senza paura di insulti o aggressioni. Un desiderio più che legittimo, quello espresso dalla comunità omosessuale, transgender e queer capitolina, che ieri ha partecipato numerosissima al Roma Pride 2012. Secondo gli organizzatori hanno sfilato in centocinquantamila, una cifra record nel panorama europeo. «Nel ’92 mi aggredirono a Valle Giulia, non sopporto che vent’anni dopo questo accada ancora ad altri omosessuali nella mia città – racconta Luigi Silvestro, in marcia con il compagno – Nella altre capitali europee è qualcosa di impensabile». «Non solo Roma, ma l’Italia intera è anni luce indietro in tema di tolleranza e diritti civili – spiega Luca Possenti, un genitore di Famiglie Arcobaleno – Io ho dovuto andare in Canada per sposarmi con il mio compagno. Ora, grazie all’aiuto di due donne a cui non smetterò mai di essere grato, abbiamo una bimba di un anno. Ma per la legge italiana uno solo di noi può essere il padre, l’altro non ha diritti, né doveri… …. … (SARA GRATTOGGI)

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