La Repubblica Cronaca di Roma | Morte del fotografo, resta il giallo “Chiedeva prestiti per i debiti di gioco”

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    Rassegna Stampa – Cronaca e Notizie di Roma

    «MA QUANDO pagate gli arretrati? Devo restituire dei soldi, ho bisogno di denaro». Una telefonata piena di concitazione all’amministrazione dell’agenzia “La Presse”, poche ore prima di essere ucciso. Daniele Lo Presti, il fotografo quarantunenne assassinato mercoledì pomeriggio sulla banchina del Tevere, aveva bisogno di denaro. Ed è questa la pista principale seguita dal pool investigativo di Renato Cortese, il capo della mobile. «Chiedeva spesso prestiti a tutti» confermano al bar sotto casa della vittima «Piccole somme, che restituiva puntualmente». Chi indaga sta anche seguendo la traccia di alcuni debiti di gioco che Lo Presti (il cognome della madre del fotografo che, in realtà, si chiamava Daniele Simone) potrebbe aver contratto. Ed è stato un proiettile calibro 7,65 a uccidere il “paparazzo” mentre stava per raggiungere i due amici, che lo aspettavano per correre insieme. L’autopsia, effettuata ieri all’istituto di medicina legale, ha permesso di recuperare l’ogiva, completamente deformata, rimasta all’interno del cranio. La pallottola è penetrata dietro l’orecchio sinistro e il foro d’entrata, inizialmente, era stato coperto dai capelli. Uno dei periti, in piena notte, ha avuto un ripensamento, è tornato a esaminare il cadavere e ha scoperto che Lo Presti non era morto d’infarto. Resta ancora da stabilire la distanza esatta da cui il colpo è stato sparato….. MASSIMO LUGLI

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