La Repubblica Cronaca di Roma Tbc, un caso all’Umberto I: è rischio contagio

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    PRIMA al Gemelli. Ora la Tbc è entrata nell’Umberto I. Con la differenza che lì era partita da un’infermiera. Qui da una giovane straniera incinta, ri-coverata per partorire. La pa-ziente ha comunque esposto al rischio di contagio in ospedale centinaia tra pazienti, medici, in-fermieri e visitatori, 305 per l’e-sattezza, che hanno avuto con-tatti diretti con lei, ventiduenne del Bangladesh, che dal 30 di-
    cembre al 9 maggio scorsi è stata visitata quattro volte nel Pronto soccorso ostetrico e una volta in quello centrale dopo aver dato al-la luce una creatura nella sala parto della clinica ostetrica del policlinico. Ora la donna è in iso-lamento allo Spallanzani. Alla richiesta di accertamenti, annunciati da una lettera del di-rettore sanitario, Vincenzo Ren-zini, sono seguiti i test, avviati in questi giorni, non ancora la pro-filassi né le terapie per quanti, personale, pazienti e visitatori, sono stati in contatto stretto con
    la donna. Ai genitori dei bambini nati in marzo, in contemporanea con il figlio della donna colpita, è arrivata invece una telefonata dai centri di Prevenzione o da quelli di Igiene pubblica delle Asl alle quali fanno riferimento le puer-pere. «Ma», si sfoga Maurizio Ba-rone, «ieri (due giorni fa; ndr) più che darci spiegazioni sui pericoli che corriamo insieme con i nostri figli, hanno alimentato tensione e allarme nelle famiglie». Ora bimbi e genitori dovranno sotto-porsi agli esami, alla profilassi
    prevista per tutti e all’iter tera-peutico per i positivi ai test. «Dal-la Asl RmB siamo stati convocati tutti alle 9 di domani (oggi; ndr) in via Bardanzellu», ancora Barone, «e aspetteremo insieme gli accer-tamenti, con il rischio di essere contagiati lì se non lo siamo già stati all’Umberto I». …. ….  Carlo Picozza

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