Notizie del giorno: Governo, Salvini e Di Maio con il cronoprogramma

Notizie del giorno: trattative sul governo, domani dovrebbe essere messo a punto il “contratto di programma” per poi presentare domenica la lista dei 20 ministri. Mattarella ha avvertito che non saranno ammesse derive «sovraniste».

Notizie del giorno: trattative sul governo

News. Ieri mattina Matteo Salvini e Luigi Di Maio si sono incontrati per stilare un cronoprogramma che dovrebbe portare alla formazione di un nuovo governo. Per questo motivo i due leader hanno chiesto altri tre giorni di tempo al presidente Mattarella (TGCOM).

Domani dovrebbe essere messo a punto il “contratto di programma” per poi presentare domenica la lista dei 20 ministri. Salvini e Di Maio hanno scritto una nota congiunta per sottolineare “i numerosi punti di convergenza programmatici” come “il superamento della legge Fornero, la sburocratizzazione e riduzione di leggi e regolamenti, reddito di cittadinanza, misure per il recupero fiscale in favore dei contribuenti, flat tax, riduzione costi della politica, lotta alla corruzione, contrasto alla immigrazione clandestina, legittima difesa”.

Nella nota non si fa riferimento a provvedimenti in merito al conflitto d’interessi. Le due squadre di esploratori stanno cercando “i margini di compatibilità” tra l’introduzione della flat tax e il reddito di cittadinanza.

Notizie del giorno. Mattarella vigila: niente antieuropeismi né sovranismi

Ultime notizie. «Per evitare tensioni, basterà seguire la normale prassi degli ultimi 70 anni. Che prevede i passaggi seguenti: lunedì, al massimo martedì, Mattarella consulterà le delegazioni della futura maggioranza.

Dunque non Forza Italia, che fa riservatamente sapere di sentirsi all’opposizione (si asterrà inizialmente per cortesia solo se il premier sarà Salvini, altrimenti direttamente voto contrario sulla fiducia). Alla luce di quanto Cinque Stelle e Lega vorranno comunicargli, il Presidente conferirà un incarico «con riserva», cioè con l’impegno di venirgli a riferire entro tot giorni.

L’incaricata (o incaricato) terrà le sue consultazioni, e tornerà da Mattarella con una lista di ministri su cui decideranno insieme.

Esiste infatti un articolo della Costituzione, il 92, che al secondo comma recita: «Il Presidente della Repubblica nomina il presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i ministri». Uno propone e l’altro, se è d’accordo, accetta. In caso contrario, nessuno lo può obbligare. Così si regolò Scalfaro nel ’94, quando Berlusconi voleva mettere Previti alla Giustizia.

Ulteriori articoli da tenere a mente sono l’81 (che fissa l’obbligo del bilancio pubblico in pari) ma soprattutto l’11 e il 117 comma uno. Stabiliscono che i patti internazionali vanno rispettati, e se nel programma grillo-leghista fosse promesso cambio di alleanze, basta Trump e avanti Putin, in quel caso il Presidente (segnala Stefano Ceccanti, costituzionalista e deputato Pd) avrebbe un preciso dovere di obiettare».

Ieri, in un discorso pubblico a Firenze, Mattarella ha infatti avvertito che non saranno ammesse derive «sovraniste».