Notizie del giorno: crisi siriana e politica italiana

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    Notizie del giorno. Crisi siriana: secondo gli Usa e Regno Unito, siriani e russi starebbero bloccando l’accesso alla zona incriminata. Trattative governo: si avvicina l’esito della trattativa sul governo che ha accompagnato l’Italia nell’ultimo mese.

    Notizie del giorno: crisi siriana

    News. L’attenzione sulla delicata situazione siriana si è spostata sugli ispettori dell’Opac, organizzazione per la proibizione delle armi chimiche incaricata di compiere un’indagine nell’area di Douma. Secondo Usa e Regno Unito, siriani e russi starebbero bloccando l’accesso alla zona incriminata, un’azione smentita dal ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov.

    Nel frattempo la portavoce di Trump, Sarah Sanders, ha corretto le ultime dichiarazioni attribuite a Washington. Sulle nuove sanzioni alla Russia innanzitutto, specificando che “per ora non abbiamo nulla da annunciare” e si è ancora in una fase di valutazione, e poi rispondendo indirettamente ad Emmanuel Macron, che si era attribuito il merito di aver convinto Trump a restare sul suolo siriano (TGCOM).

    Sanders ha infatti chiarito che “la nostra linea non è mai cambiata” e che quindi il presidente vuole riportare a casa i militari, pur non avendo ancora stabilito una scadenza. Ieri Israele ha confermato l’attacco alla base iraniana in Siria.

    Notizie del giorno: politica italiana

    Ultime notizie. Trattative governo: si avvicina l’esito della trattativa sul governo che ha accompagnato l’Italia nell’ultimo mese. Luigi Di Maio ha infatti lanciato ieri sera un ultimatum a Matteo Salvini, spiegando che tra qualche giorno “uno dei due forni” verrà chiuso. Se quindi Salvini, che ieri ha promesso un governo in 15 giorni in caso di vittoria alle regionali, non si staccherà da Forza Italia, il M5S potrebbe seriamente iniziare un dialogo con il Pd escludendo la Lega (ANSA).

    Il leader del Carroccio d’altronde ha fatto sapere che Di Maio può benissimo tenersi Renzi. Di Maio avrebbe già previsto che Mattarella concederà alla presidente del Senato Casellati un primo incarico esplorativo, destinato a fallire. A quel punto potrebbe arrivare il suo turno e se si presenterà con l’accordo con i dem otterrebbe il via libera. In questo modo Di Maio riuscirebbe ad evitare anche la “trappola” dell’incarico esplorativo a Roberto Fico, che gli toglierebbe la possibilità di essere nominato premier. Il presidente della Repubblica annuncerà la sua scelta entro domani.

    Pd: E’ stata rigettata sia da Lega sia da M5S la proposta di Carlo Calenda per un governo di transizione sostenuto da tutti i partiti, accompagnato da una Commissione bicamerale per alcune riforme costituzionali. Salvini in particolare ha specificato di essere disposto a dialogare con tutti “ma l’unico punto fermo è che con il Pd non si può fare nulla”.

    La proposta di Calenda è stata però criticata anche dagli stessi dem, come ad esempio Matteo Orfini, che ha parlato di “tesi curiosa” e ribadito la necessità per il Pd di stare all’opposizione dopo il risultato del 4 marzo. A seguire Orfini sono stati diversi renziani, tra cui Lotti, Guerini e Rosato. Anche dalle minoranze le reazioni sono state fredde, con Boccia che ha parlato di “banalità” e nessuna “attinenza con la realtà” per la proposta di Calenda.

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