Notizie del giorno: visita di Erdogan e politica italiana

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    Notizie del giorno: il capo di Stato turco Erdogan si recherà in Vaticano per incontrare il Papa. Matteo Renzi ha presentato a Bologna il programma Pd.

    Notizie del giorno: Erdogan a Roma visita il Papa

    News. A 59 anni di distanza dall’ultima visita, il capo di Stato turco si recherà in Vaticano per incontrare il Papa. Un evento che permetterà a Recep Tayyip Erdogan, il cui aereo atterrerà domani sera, di ringraziare Bergoglio, schieratosi contro Trump per lo spostamento dell’ambasciata Usa a Gerusalemme (ANSA).

    Notizie del giorno - Recep_Tayyip_Erdogan

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    Erdogan incontrerà inoltre Sergio Mattarella e Paolo Gentiloni, ma il suo arrivo rappresenterà anche l’occasione per dare voce alle numerose proteste che lo accusano per le purghe successive al fallito colpo di Stato del 2016 e per la repressione nei confronti dei curdi nel nord della Siria.

    Amnesty International e la Federazione Nazionale della Stampa in particolare hanno portato l’attenzione sui problemi, ma l’allarme sicurezza riguarderà anche le strade di Roma.

    Per questo sono stati schierati 3.500 poliziotti schierati ed è stata istituita una “green zone” inaccessibile ai manifestanti. Ankara ha diffuso nel frattempo un comunicato per preparare l’incontro, affermando che l’Italia è “partner strategico e alleato con cui abbiamo eccellenti reazioni” nonché uno dei principali partner economici.

    Notizie del giorno: elezioni politiche in Italia

    Ultime notizie. Matteo Renzi ha presentato a Bologna il programma Pd, puntando sulla concretezza ed evitando i fuochi d’artificio. “Dobbiamo tenere i nostri e convincere gli indecisi”, ha fissato come obiettivo il segretario dem, e per farlo ha deciso di parlare “alla gente normale di cose concrete”. Una fuga dalle tendenze al rialzo degli avversari e delle forze populiste, sugellata dalla formula “niente paese dei balocchi” (TGCOM).

    Nel dettaglio il programma Pd promette fino a 240 euro di sgravi alle famiglie con figli fino a 18 anni, l’autocontrollo dei conti pubblici, una patente fiscale per premiare chi è in regola con lo Stato, il taglio del cuneo fiscale dal 33% al 29% per incentivare i contratti a tempo indeterminato, nonché il salario minimo garantito.

    Oltre a questo Renzi ha promesso l’approvazione dello Ius soli, lo sblocco del turnover per la Pubblica amministrazione, nuovi investimenti per assumere 10mila ricercatori di livello B, oltre a una riorganizzazione dei cicli scolastici e il rafforzamento del tempo pieno. Obiettivo fissato dall’ex premier è il 27% per il partito e il 30% per la coalizione, numeri che permetterebbero alla forza di centrosinistra di rimanere in partita e puntare a Palazzo Chigi.

    Si moltiplicano le segnalazioni negative per i nuovi volti presentati dal M5S ed emersi dalle parlamentarie, di cui ancora non sono stati pubblicati i risultati completi.

    Tra gli impresentabili è salito nuovamente alla ribalta Emanuele Dessì, prima criticato per un video assieme a Domenico Spada, poi per dichiarazioni razziste verso un ragazzo di origine rumene e ultimamente per l’affitto di soli 8 euro pagato per vivere in una casa popolare, un vantaggio spettante a chi è considerato nullatenente, condizione in cui Dessì non si troverebbe.

    Si sono moltiplicate quindi le richieste per un passo indietro suo e di tutti i sospetti impresentabili scovati negli ultimi giorni, richieste rincarate ieri dal candidato premier Di Maio: “Se dovesse essere vero quello che sta emergendo, queste persone non possono stare nel Movimento”.

    Nel frattempo sono state diffuse chat private in cui i candidati pentastellati vengono invitati a scovare “nefandezze, foto imbarazzanti, dichiarazioni e tutto quello che può servire a fare campagna negativa” sugli avversari.

    Il nuovo corso del M5S sembra così aver spinto i candidati più ortodossi a riconsiderare la propria appartenenza al Movimento. E’ l’esempio della deputata palermitana Chiara Di Benedetto, che ha deciso di uscire perché ormai sono stati riciclati “ex assessori Pd, ex uomini di segreterie politiche, ex qualsiasi cosa”.

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