Notizie del giorno: Nord Corea e Giulio Regeni

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    Notizie del giorno: ancora alta la tensione nel Pacifico, Seul ha messo in guardia sul fatto che Pyongyang potrebbe lanciare nei prossimi giorni un missile.

    Notizie del giorno: Nord Corea

    La tensione nel Pacifico è sempre alta. Ieri Seul ha messo in guardia sul fatto che Pyongyang potrebbe lanciare nei prossimi giorni un missile balistico intercontinentale. Mentre il consiglio di sicurezza dell’Onu si appresta a varare nuove sanzioni contro il regime nordcoreano, l’ambasciatrice statunitense, nel suo intervento alle Nazioni Unite, ha fatto intendere che la pazienza dall’America è arrivata al limite invocando una risposta ferma sul piano internazionale.

    Notizie del giorno | KIM JONG UN

    Notizie del giorno | KIM JONG UN

    L’intelligence di Seoul ritiene possibile un nuovo test da parte di Pyongyang “in ogni momento”, e teme il lancio di nuovi missili intercontinentali il prossimo 9 settembre, anniversario della fondazione della Corea del Nord, e il 10 ottobre, giorno in cui si celebra la nascita del Partito dei Lavoratori. Un missile intercontinentale sarebbe già stato spostato sulla costa nordcoreana .

    Per ora la risposta sudcoreana si è limitata a una serie di esercitazioni militari. Domani il presidente Moon Jae-in vedrà Putin in un bilaterale a Vladivostock.

    Ultime notizie. Putin: un conflitto militare può portare alla catastrofe – Nuove sanzioni contro la Corea del Nord sarebbero “futili e inefficaci” e visto che Pyongyang “ha armi atomiche, un conflitto potrebbe portare a una catastrofe globale”: Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, convinto che “insistere sull’isteria militare” per risolvere il problema sia “senza senso, un vicolo cieco”. Lo riferisce Interfax (TGCOM).

    Caso Regeni

    News. Il 14 settembre il nuovo ambasciatore italiano si insedierà al Cairo. Ieri il ministro Alfano, nell’audizione parlamentare sull’omicidio di Giulio Regeni, ha difeso la scelta spiegando che la ripresa delle relazioni diplomatiche con l’Egitto è per l’Italia una strada imprescindibile.

    Il nuovo ambasciatore, riferisce Alfano,  ha comunque un mandato specifico per continuare nella ricerca della verità sulla tortura e sull’uccisione del ricercatore italiano, soprattutto confidando nella collaborazione, che finora non c’è stata, da parte dell’università di Cambridge presso la quale lavorava il ricercatore friulano.

    “I magistrati egiziani – ha detto ancora – hanno soddisfatto in modo ancora parziale ma crescente le richieste contenute nelle rogatorie. Un nuovo incontro tra le due procure dovrebbe svolgersi a settembre”.

    Ma le parole del ministro non sono bastate a sopire le polemiche sulla decisione del governo che ha provocato lo sdegno dei genitori di Regeni e le proteste di Amnesty International.

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