Notizie del giorno: Macron e politica italiana

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    Notizie del giorno: Macron al Congresso Usa

    News. 45 lunghi applausi, di cui 19 “standing ovation”: è stato un successo clamoroso il discorso del Presidente francese, Emmanuel Macron, davanti al Congresso americano riunito in seduta comune (ANSA).

    Un discorso a tutto campo, partito dalla conferma della “relazione speciale” esistente tra Francia e Stati Uniti, salvo poi dipanarsi tra stoccate e critiche al recente operato di Donald Trump: dalla decisione di ritirarsi dal Protocollo di Parigi sul clima (“Non abbiamo un Pianeta B, prendiamoci cura di questo” ha detto Macron, ottenendo il pieno consenso dei Democratici), alla guerra dei dazi (“Gli squilibri e i contenziosi vanno discussi al Wto; voi avete inventato il multilateralismo e tocca a voi preservarlo”).

    Presa di posizione ferma anche in merito alla questione iraniana: “Ragioniamo su quattro pilastri, vincoli all’atomica anche dopo il 2025, controlli sul programma missilistico, contenimento dell’influenza iraniana in Medio Oriente e accordo sulla Siria” ha detto Macron, ottenendo grandi applausi dai Repubblicani quando ha concluso affermando che “l’Iran non avrà la bomba atomica fra cinque o fra dieci anni. Non l’avrà mai”.

    Notizie del giorno: Politica italiana

    Ultime notizie. Pd sempre più spaccato sul possibile accordo di governo con il M5S. Il vice segretario reggente, Maurizio Martina, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, ha dichiarato che andrà fino in fondo nel tentare un accordo con i 5Stelle per evitare il ritorno alle urne, scatenando dure reazioni, soprattutto da parte dei renziani (TGCOM).

    L’accordo Pd-M5S non piace nemmeno alla parte pentastellata, con i vertici del Movimento timorosi delle eventuali concessioni da fare ai dem (mantenimento del Jobs Act e della riforma Fornero): un nuovo fallimento delle trattative metterebbe il Quirinale di fronte a scelte radicali, dato che la terza via di Mattarella sarebbe quella che porta a un governo del presidente.

    La base del M5S è contro l’accordo di governo col Pd e lo esprime chiaramente sui Social Network, accusando Di Maio di aver tradito 11 milioni di voti e ammettendo di preferire un ritorno alle urne, rispetto a un inciucio con Renzi.

    Una protesta che il leader cinquestelle non intende sottovalutare, tanto che nei prossimi giorni sarà organizzato un vero e proprio sondaggio esteso a tutti gli elettori M5S per misurare il reale gradimento del patto 5S-Pd e, soprattutto, per prendere tempo, perché, come spiegano dalla Direzione del Partito, “l’odio che abbiamo reciprocamente alimentato in questi mesi non lo risolvi in un attimo”.

    Tuttavia, sostengono sempre dal M5S, “il contratto col Pd è l’unica via per dare un governo di cambiamento al Paese” e, a sostegno di questa tesi, oggi Di Maio, all’assemblea dei parlamentari, spiegherà i motivi che hanno portato alla rottura della trattativa con la Lega.

    Silvio Berlusconi dà un’altra spallata all’ormai remota possibilità di un accordo di governo tra centrodestra e M5S: in un comizio a Prozus, al confine tra Friuli e Slovenia, per le celebrazioni del 25 Aprile, il leader di Forza Italia ha pronunciato parole al veleno nei confronti dei pentastellati, pur senza citarli direttamente. “C’è una formazione politica che non si può definire democratica, delle persone mi hanno detto di sentirsi come gli ebrei di fronte a Hitler” ha affermato Berlusconi, salvo poi ritrattare in serata, con il suo staff a chiarire che si tratta di una frase “non appartenente al pensiero e al sentire del Presidente Berlusconi”.

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