Notizie del giorno: Trattati di Roma

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    Notizie del giorno. Trattati di Roma: I sessant’anni dalla nascita della Comunità europea (poi diventata l’attuale Unione europea) verranno festeggiati oggi a Roma, luogo dove furono firmati i trattati che cambiarono la storia del continente (Ansa).

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    Notizie del Giorno Trattati di Roma

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    Il culmine delle celebrazioni avverrà con la firma, da parte di tutti i 27 rappresentanti dei Paesi membri, della Dichiarazione di Roma, il documento che dovrà ridare slancio all’Ue introducendo i concetti delle “più velocità” e delle “cooperazioni rafforzate” (TgCom).

    Quattro i temi su cui sarà massima la concentrazione: sicurezza e migranti, Europa sociale, difesa comune, riforma dell’area Euro. Ieri il Papa ha ricevuto i 27 leader e per l’occasione ha lanciato un messaggio sulle politiche migratorie della Ue, chiedendo di recuperare la consapevolezza dell’importanza di “lavorare per un’Europa unita e aperta” (Ansa).

    Ultime Notizie. L’Ue, secondo Bergoglio, non può ridursi a “necessità produttive, economiche e finanziare” ma è principalmente “un modo di concepire l’uomo a partire dalla sua dignità”. Ecco quindi che i leader dovranno cogliere l’occasione per “donare una nuova giovinezza” all’Ue.

    News Pd

    Il piano B di Matteo Renzi sulla legge elettorale è già pronto. L’ex premier vorrebbe infatti effettuare un tentativo per portare l’omogeneità nelle due Camere con il Mattarellum, convinto di un facile passaggio alla Camera ma di una probabile bocciatura al Senato. A Palazzo Madama potrebbe essere quindi giocata un’ultima carta, proponendo correzioni su quote di proporzionale e maggioritario.

    Ma se anche questa idea fallisse, Renzi non se ne dispiacerebbe. Innanzitutto perché farebbe passare coloro che si sono opposti, come colpevoli dello stallo legislativo. Oltre a questo, mantenere l’attuale legge elettorale alla Camera, che prevede il premio di maggioranza al 40%, non sarebbe un problema per lui, ritenendo l’obiettivo a portata del Pd (“In passato ci è capitato, chissà che non ricapiti in futuro”).

    Inoltre andare al voto con la legge in vigore al Senato al momento, con la soglia di sbarramento all’8%, potrebbe essere un modo per mantenere una velleità di maggioritario e mettere in difficoltà i piccoli partiti, costretti a quel punto a rivedere le proprie strategie.

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