Repubblica – Cronaca di Roma. “Bilanci in rosso”, la Corte dei Conti boccia tre Asl

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    PERDITE milionarie, bilanci approvati fuori tempo massimo e operazioni di vendita e leasing degli immobili contabilizzate in maniera errata. La programmazione finanziaria delle aziende sanitarie locali della capitale lascia a desiderare. A bacchettare la Regione e le Asl Roma B, C ed E sono i giudici della sezione di controllo perii Lazio della Corte dei conti. Gli stessi che verificheranno le misure correttive che la presidente Renata Polverini, commissario straordinario per il servizio sanitario regionale, dovrà adottare entro i prossimi tre mesi. Novanta giorni in cui si dovrà cercare di coprire le falle più evidenti delle gestioni 2007-2009. Un triennio segnato da passivi talmente pesanti (nell’anno nero del 2008 le perdite delle Asl hanno ampiamente superato i 150 milioni di euro) da portare i magistrati a evidenziare come in ognuno dei tre casi il bilancio di previsione abbia smesso di «svolgere una funzione programmatoria ispirata ai principi di sana gestione». In altre parole, non sarebbe più lo strumento per raggiungere a fine anno quel pareggio di bilancio richiesto dalla legge regionale del 1996 sulla corretta gestione delle aziende sanitarie e ospedaliere. Un equilibrio tra spese ed entrate a cui le Asl sarebbero dovute arrivare rispettando due decreti commissariali del 2008 e del 2009, rivelatisi poi armi a doppio taglio. Il rispetto dei nuovi limiti di spesa fissati dai provvedimenti per evitare sprechi nella gestione interna ha avuto per effetto in- diretto la crescita dei costi esterni: il blocco del turn- over ha fatto lievitare il conto delle consulenze esterne di oltre 5 milioni di euro nel triennio al vaglio della Corte dei conti………. (LORENZO D’ALBERGO)

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