Rifiuti, l’impianto sulla Laurentina è già pronto all’uso

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    (Il Messaggero Cronaca di Roma)Ma davvero a Roma non serve un’altra discarica come ha precisato ieri il ministro Corrado Clini? Perché da oltre un anno abbiamo al lavoro dei commissari – prima Giuseppe Pecoraro, poi Goffredo Sottile – impegnati nel gioco dell’oca dei siti? Per capirci qualcosa, bisogna partire dalla fine. Dall’area di via Canestrini, tra l’Ardeatina e la Laurentina, di cui si sta parlando in queste ore. Lì, di fatto, una discarica esiste già, autorizzata per raccogliere il materiale degli scavi della metro C, gli inerti. Bene, quella discarica potrebbe già essere utilizzata – senza nuove autorizzazioni o con un cambio di tipologia non complesso – per ricevere una parte del prodotto degli impianti di trattamento dei rifiuti. Per questo non serve una nuova discarica, perché in via Canestrini, ad esempio, la discarica c’è già. Se tutti i rifiuti di Roma, come vuole la normativa europea, fossero davvero trattati, resterebbe comunque una parte consistente, il 30-40 per cento, di frazione organica stabilizzata. Oggi questa parte finisce in discarica come «rifiuto già trattato». Ma una soluzione potrebbe essere quella di portarla nell’impianto già esistente di via Canestrini (o in altri simili). In pratica dovrebbe passare l’equivalenza tra inerti e frazione organica.

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