Teatro Valle. L’assessore Marinelli: “Contenta per il risultato raggiunto, per l’obiettivo condiviso”

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    Giovanna Marinelli

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    “Contenta per il risultato raggiunto, per l’obiettivo condiviso”. Queste sono le parole dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Giovanna Marinelli in un’intervista apparsa oggi su Repubblica a firma di Marco Favale.

    Un obiettivo che all’ultimo sembra potesse saltare forse perché “Eravamo tutti molto provati. C’è voluta fermezza. E la pazienza e la capacità di dialogo del presidente del Teatro di Roma, Marino Sinibaldi”.

    “Il giorno più difficile è stato proprio l’ultimo Eravamo tutti molto provati”. Sulla possibilità che avvenisse lo sgombero “Noi non ne abbiamo mai parlato” e sul sopralluogo con la Soprintendenza statale? In che condizioni è il teatro? «Il Valle è ben tenuto, chi lo ha gestito in questi anni lo ha molto amato, bisogna dargliene atto. Ma è un teatro del ‘700, molto delicato, soggetto all’usura più di un teatro moderno. Ha bisogno di manutenzione. Ci può essere moltissimo da fare o molto poco».

    Sui tempi di riapertura e ripristino del Teatro: «Decideremo in armonia col ministero. Al momento non conosciamo l’entità e non possiamo pronunciarci». Teme che quanto accaduto con la Fondazione possa rappresentare “un precedente”? Dalla destra accusano: “D’ora in poi basterà occupare per vedersi assegnare uno spazio”. «Nulla si ripete sempre uguale. Al Valle c’è stata una forte adesione popolare: è stata una storia speciale perché si trattava di un bene pubblico di un certo tipo. E poi c’è il Teatro di Roma che aveva l’esigenza culturale di cogliere un’occasione così preziosa. Diciamo che la presenza di Sinibaldi e Antonio Calbi ha creato una coincidenza astrale abbastanza rara».

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