Tuscolano, pomeriggio di terrore Bomba a mano uccide muratore

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    UN’ESPLOSIONE che fa tremare i vetri di un palazzo di via Tuscolana 791, un uomo col viso devastato e il ventre squarciato da una granata, urla di paura e dolore, le sirene dell’ambulanza e della polizia in arrivo. Una tragedia assurda costata la vita a un operaio romeno di 27 anni che stava lavorando in uno studio medico in ristrutturazione, al primo piano del palazzo, assieme al fratello e a un altro lavoratore. L’uomo è rimasto ucciso dallo scoppio di una granata custodita, assieme ad altre tre bombe a mano e a una piccola quantità di gelatina esplosiva, da uno dei due proprietari dell’alloggio, Massimo Sculli, 53 anni, impiegato in una casa editrice ed ex ufficiale di complemento dell’Esercito. Sculli è stato arrestato dagli agenti del vicequestore Domenico Sannino, dirigente del commissariato Tuscolano: dovrà rispondere di detenzione abusiva di arma da guerra e morte in conseguenza di altro reato. Gli investigatori stanno valutando la posizione del fratello Mauro, tecnico di radiologia, che aveva avviato i lavori per rammodernare lo studio di via Appia. … .. MASSIMO LUGLI (La Repubblica, Cronaca di Roma)

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