A Marino (Rm), l’omaggio al Monumento ai Caduti

Più informazioni su

    4 NOVEMBRE 2013

    MONUMENTO AI CADUTI DI PIAZZALE DEGLI EROI

    DUECENTO I TRICOLORI A SUGGELLARE LO SPIRITO DI APPARTENENZA ALLA NAZIONE

    E L’OMAGGIO ALLE FORZE ARMATE

    NEL 95° ANNO DALLA FINE

    DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

    monumento ai cadutiErano duecentocinquanta i tricolori che oggi, 4 novembre, hanno accompagnato il vice sindaco Fabrizio De Santis in piazzale degli Eroi per rendere omaggio al Monumento ai Caduti in occasione della«Giornata dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate». Duecentocinquanta bandierine tenute strette nelle mani da altrettanti studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio e della vicina Grottaferrata, invitati dall’Amministrazione a prendere parte alla cerimonia solenne nella quale una corona d’alloro è stata deposta «in ricordo e omaggio dei Caduti di tutte le guerre, nella speranza di un futuro di concordia, equità e giustizia sociale».

    La manifestazione si è tenuta davanti a molti cittadini e alla presenza di Stefano Cecchi, presidente del Consiglio comunale, Arianna Esposito, assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Gianfranco Bartoloni, assessore all’Urbanistica e Remo Pisani, assessore ai Servizi Sociali.

    Nel piazzale del belvedere su Roma, schierate, le Forze dell’Ordine del territorio: i Carabinieri con il maresciallo Simmaco Vigilante comandante della stazione di Marino e il comandante Nucleo Operativo Compagnia Castel Gandolfo Alessandro Iacovielli. La Polizia di Stato con il vice commissario Angelo Orlacchio, la Polizia Locale con il comandante Alfredo Bertini, il capitano Franco De Santis e il tenenteMonica Palladinelli. Poi l’Associazione Nazionale Carabinieri con il presidente della sezione Santa Maria delle Mole-Marino Felice Avagliano, le Guardie Zoofile, la Croce Rossa e la Protezione Civile. Mentre la tromba del Concerto Filarmonico «Enrico Ugolini» diretto dal M° Roberto Carmine Scura intonava ilSilenzio in onore ai Caduti. A suggellare il pensiero tradotto in preghiera, formulato da monsignor Pietro Massari, abate parroco della Basilica di San Barnaba che ha parlato di verità e giustizia, solidarietà, riconciliazione e pace.

    Un pensiero ai caduti di tutte le guerre e a coloro che hanno perso la vita in Patria e all’estero per la pace, la libertà e l’unità del Paese è stato formulato dal vice sindaco De Santis che ha testimoniato, nella solidarietà, la presenza e la vicinanza della comunità marinese e dell’Italia intera alle Forze Armate e alle Forze dell’Ordine, impegnate ogni giorno nella difesa e nella promozione della sicurezza e del valore della democrazia, un ruolo sempre più significativo e importante. Ma, prima di questo, un ricordo commosso diEnnio Del Vescovo, presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra scomparso l’estate scorsa a 92 anni. «Insieme a Leopoldo Martini dell’A.N.P.P.I.A. e Nilo Rizzo dell’A.N.P.I. – ha detto De Santis – è stato uno fra gli esponenti di spicco dell’associazionismo post bellico». Poi la riflessione sui perché e sulle conseguenze della Grande Guerra, un evento che ha rappresentato un passaggio fondamentale nel processo di costruzione dell’Europa e dell’Italia, all’epoca unita da appena cinquant’anni. «Un’Europa che – ha aggiunto – vede il suo principio ispiratore proprio nel pensiero, nel ricordo e nelle sofferenze dei tanti che avevano combattuto, con patriottismo e senso di sacrificio. Lo stesso che – ha ricordato – animò e determinò l’operato di due nostri concittadini come Catullo Paiella, Medaglia d’Argento del Battaglione Bersaglieri Ciclisti e Arnaldo Cornelio, ufficiale di complemento dei Granatieri di Sardegna, Medaglia d’Argento al valor militare e del giovane Zaccaria Negroni, che apparteneva proprio alla mitica leva del 1899. «Un insegnamento per chi, come noi, vive nella libertà e democrazia, valori impossibili da conquistare senza la pace».

    Quindi la testimonianza di stima nei confronti dei tanti soldati italiani che, portatori di pace, amicizia e libertà in Paesi dove ancora regnano violenza e disordine, pagano con la vita la difesa e la promozione «della democrazia che il nostro Paese rappresenta». Nel 2014 saranno trascorsi 70 anni dalla Liberazione e 100 dall’inizio della Grande Guerra. «Un anniversario che – ha informato De Santis – ha già visto i rappresentanti degli oltre trenta Paesi allora belligeranti, riunirsi a Parigi per gettare le basi della manifestazione commemorativa. «Un percorso volto all’analisi e riflessione oltre che al recupero delle radici e della memoria, da rendere vivo attraverso attività culturali, artistiche e di informazione nelle quali protagonisti saranno i popoli. «Perché nel Paese della memoria – ha concluso citando lo scrittore statunitense Stephen King – il tempo è sempre ora».

     

     

     

     

     

    Più informazioni su