A scuola di legalità

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    Gli studenti delle scuole primarie e secondarie del Lazio da quest’anno andranno a lezione di legalità. Partirà dall’educazione delle nuove generazioni il lavoro dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio. Oggi sono stati presentati sia il nuovo organigramma che le linee programmatiche dell’organo tecnico scientifico pensato per monitorare e contrastare le attività della criminalità organizzata attraverso una sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine. Per la presentazione dei nuovi componenti dell’Osservatorio, presieduto da Rosario Vitarelli, direttore della divisione anticrimine della Questura di Roma, sono intervenuti il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il Questore Francesco Tagliente, il Prefetto Giuseppe Pecoraro e l’assessore regionale alla Sicurezza Giuseppe Cangemi. L’Osservatorio avrà tre obiettivi prioritari: la mappatura, con cadenza biennale, del territorio regionale, in cui individuare le aree maggiormente esposte a fenomeni di criminalità, la stesura di uno studio annuale sui dati e le dinamiche del crimine, il monitoraggio della validità degli interventi finanziati dalle istituzioni. Le attività della struttura sono finanziate con uno stanziamento di 150mila euro. «Noi abbiamo il dovere di monitorare, intercettare i bisogni e costruire risposte, perché vogliamo una Regione sicura» spiega Polverini. «Dopo ‘Lazio-Sicuro’ – ha aggiunto – anche l’Osservatorio sarà uno strumento per dare maggiore sicurezza alle persone. Tra i primi impegni c’è quello di andare nelle scuole per diffondere tra gli studenti la cultura della legalità». A comporre il nuovo organigramma membri della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine: Vinzenzo Conte della presidenza del Consiglio, Salvatore de Maio, dell’associazione Legalità, Paolo Paolillo di Mondo Impresa, Roberto Caffio della Polizia di Stato, Diego Porta in rappresentanza delle Polizie locali, Bruno Cesarino per la Sovrintendenza scolastica, il colonnello Andrea Guglielmi dell’Arma dei Carabinieri, il generale Giacobbe Fois della Guardia di Finanza, Valer Mazzeti dei sindacati del settore e Fabio Mauirano della Prefettura. Presto si aggiungerà anche un rappresentante della Polizia Penitenziaria. Il prefetto Pecoraro ha sottolineato che lavorerà «perché ci sia una filo diretto tra l’Osservatorio e la Prefettura, faremo delle analisi che non sono solo degli studi ma degli strumenti per metterci in condizioni di operare». Il questore Nicola Tagliente ha ricordato invece che: «La sicurezza è un bene prezioso, va costruito e alimentato. I cittadini ci chiedono di essere garantiti sia nel loro diritto alla sicurezza che nella percezione della stessa». L’assessore Cangemi ha reso noti i primi risultati del numero verde anti usura lanciato recentemente dalla Regione Lazio: «Sono arrivate già centinaia di chiamate, anche da arte di cittadini che dicono di aver subito minacce. Tra qualche mese potremo presentare un primo dossier sulle segnalazioni raccolte»

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