Accertamenti TBC sugli studenti del Fermi e sulle persone venute in contatto con loro
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Bollettino informativo, comunicato in data odierna dal Dipartimento di Prevenzione, relativo agli accertamenti TBC sugli studenti del Fermi e sulle persone venute in contatto con loro.
Il Dipartimento di Prevenzione ha contattato i medici ed i pediatri che seguono i ragazzi per coordinare eventuali interventi preventivi da praticare (Chemioprofilassi), seguendo le linee guida del caso. Il Dipartimento di Prevenzione continua ad effettuare i test nelle persone che sono venute a contatto maggiormente con il malato.
La positività al test cutaneo (Mauntoux) ed al test sul sangue (quantiferon TB) non indica una patologia in corso ma soltanto il contatto tra il batterio e la persona. L’evoluzione può condurre al superamento dell’infezione senza avere la malattia.
Si riportano sotto alcune FAQ pubblicate dalla ASL di Trento inerenti l’argomento.
Per il testo completo degli interrogativi CLICCA QUI
Come si trasmette l’infezione tubercolare?
Per via aerea, attraverso le goccioline emesse da una persona malata di tubercolosi polmonare (l’unica forma potenzialmente contagiosa) con la tosse, gli starnuti o parlando. La probabilità di contagio aumenta con l’aumentare del tempo trascorso con il malato in ambienti chiusi; è elevata quando si dorme nella stessa stanza, si condivide l’ufficio o l’aula scolastica. La trasmissione dell’infezione è rara se i contatti non sono prolungati nel tempo e/o avvengono in ambienti aperti o in luoghi pubblici. La TBC inoltre non viene trasmessa da indumenti, lenzuola, né da oggetti personali in genere. Le persone non possono essere infettate dal bacillo attraverso la stretta di mano, sedendosi in una toilette o facendo uso di piatti e posate in comune con un malato di TBC.
Tutte le persone con l’infezione tubercolare si ammalano?
No, assolutamente.
Solo il 10% delle persone che hanno contratto l’infezione tubercolare andranno incontro a malattia nel corso della loro vita. Le persone con infezione tubercolare latente non presentano sintomi, non sono malati e non trasmettono la TBC agli altri.
Cos’è la chemioprofilassi?
Si tratta di un trattamento antibiotico preventivo per evitare l’evoluzione dallo stato di semplice infezione a quello di malattia. Consiste nel prendere per bocca un medicinale antitubercolare per 6-12 mesi. E’ indicata per coloro che hanno contratto l’infezione tubercolare dopo contatto con un malato di TBC contagiosa, ma non hanno una malattia tubercolare in atto.
Il Dipartimento di Prevenzione continua ad effettuare i test nelle persone che sono venute a contatto maggiormente con il malato.