Aeroporto di Fiumicino, sit degli addetti all’imballaggio dei bagagli: a rischio posto di lavoro

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    Sit in di protesta questa mattina, davanti al Terminal 1, all’aeroporto di Fiumicino di 17 addetti all’imballaggio dei bagagli, il servizio operato con il cellophane per evitare furti nelle stive e durante il carico e la riconsegna: per loro è a rischio il posto di lavoro. A distribuire i volantini sono i dipendenti romani, iscritti alla Fisascat Cisl, della cooperativa Solution Teams e che ha interrotto il 9 marzo scorso il rapporto di lavoro dalla multinazionale Truestar Group, per motivi da chiarire. «Il servizio – informa la Fisascat Cisl in una nota – è proseguito senza soluzione di continuità per 4 giorni e la Truestar ha convocato i 37 addetti romani per sottoscrivere un contratto di lavoro, ma con la condizione, chiesta da un sindacato autonomo, tale Spalast, di una ‘liberatoria a tutti i lavoratorì, ovvero una dichiarazione di non aver nulla a pretendere per l’intercorso rapporto di lavori con la Solutions Team. Venti, privi di sindacato, l’hanno firmata; 17 invece, che avrebbero, oltre che sottoscrive la liberatoria, anche dovuto accettare un contratto con 26 giorni di prova seppur tutti in presenza già di anni di servizio per la società, non hanno firmato, ritenendo illegittima la proposta. Chiediamo ad Adr di verificare in maniera più approfondita la questione e di obbligare la Truestar – conclude – alla reintegra dei lavoratori, senza strane pretese. I lavoratori, a tutt’oggi, non hanno ancora ricevuto il pagamento del mese di febbraio». «Siamo in una sorta di limbo – dicono gli addetti – non sappiamo quale sarà il nostro futuro». Nel frattempo il servizio viene svolto a da quella parte di dipendenti ha scelto di non aderire alla protesta.

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