Aprilia, Savini: “Crisi profonda”

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    “Era già tutto bello e pronto: l’auto-celebrazione del Sindaco D’Alessio sulla bontà di non assegnare una delega assessorile, rispetto alle dieci spettanti, è stata una semplice pubblicizzazione politica per fare bella figura agli occhi della cittadinanza, in questi tempi di crisi economica”. Lo dichiara Rino Savini, Dirigente Nazionale de La Destra di Storace e Segretario Cittadino di Aprilia, il quale aggiunge: “Ci risulta molto strano l’assegnazione delle deleghe assessorili:

    · una sola delega assessorile a L’Altra Faccia della Politica che, con ben tre Consiglieri comunali, non ha nessuna rappresentanza in Giunta comunale, ma tanto sono figli di un dio politico minore;

    · un’ulteriore delega a Luana Caporaso che, con nessun rappresentante nell’assise cittadina, è Assessore da tre anni;

    · un’altra delega alla prediletta del Sindaco D’Alessio, l’Assessore in pectore Michela Biolcati Rinaldi, della lista del primo cittadino, denominata 3° Polo-Aprilia Futura che, con quattro Consiglieri comunali, avrebbe dovuto avere due Assessori;

    ma con la fuori uscita dalla maggioranza de L’Altra Faccia della Politica, avvenuta durante il Consiglio Comunale del 7 febbraio 2012, dove successivamente, il Movimento riconducibile al ex-Consigliere regionale Fabrizio Cirilli, sceglie di dare per ora, l’appoggio esterno all’Amministrazione in carica.

    In sostanza, trascorsi già otto mesi dall’apertura formale di questa profonda crisi politica della maggioranza, con la cacciata del Consigliere comunale de La Faccia della Politica Francesco Locicero da parte del Sindaco D’Alessio, il vero dato politico è la chiara evidenza che il problema di questa variegata coalizione fosse molto altro e non semplicisticamente, come artatamente si era voluto far credere, una lotta di potere all’interno della lista L’Altra Faccia della Politica. Certamente a D’Alessio manca qualche componente per ricostruire il proprio puzzle, a svantaggio delle gravi problematiche quotidiane vissute dalla cittadinanza”, conclude Savini.

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