Ariccia – Dure reazioni dopo l’annullamento dell’elezione a sindaco di Cianfanelli da parte del TAR per irregolarità elettorali

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    Giovanni Libanori (Udc): “È stato delegittimato. Si dimetta”

    Dopo la sentenza del TAR di annullamento dell’elezione a sindaco di Ariccia di Emilio Cianfanelli, per irregolarità elettorali, nella zona dei Castelli Romani dure sono le reazioni allo scandalo. Soprattutto quella di Giovanni Libanori, membro della direzione provinciale dell’Udc ed ex Consigliere del Comune di Nemi, che aveva appoggiato Roberto Di Felice, sfidante di Cianfanelli, alle elezioni amministrative del 2011. Libanori ha così commentato la decisione del TAR: “Cianfanelli è stato delegittimato. Deve dimettersi”. Sebbene Libanori tenda a sottolineare il suo approccio garantista: “Quanto è avvenuto ad Ariccia è troppo grave perché Cianfanelli non ne prenda atto e faccia un passo indietro. In attesa che si concluda l’iter giudiziario, per rispetto della cittadinanza deve lasciare l’incarico”. Al TAR si era rivolto lo sfidante di Cianfanelli, Roberto Di Felice, (sconfitto per soli 32 voti), appoggiato dai suoi sostenitori. “Benchè tutta questa vicenda ci renda tristi per lo stato in cui versa certa politica nel nostro territorio, siamo soddisfatti che il TAR abbia accolto i nostri ricorsi ed Emilio Cianfanelli, continuando a definire le nostre accuse pretestuose, offende il lavoro di un collegio giudicante che ci ha dato ragione”. Inoltre Libanori, che ha recentemente partecipato ad Ariccia ad un incontro sul Piano Casa, varato dalla giunta regionale del Lazio -grazie al lavoro svolto dall’Assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti– è molto critico soprattutto nei confronti delle accuse mosse all’Udc da Cianfanelli: “In passato ha fortemente attaccato vari nostri esponenti locali, dal segretario Pietro Di Lazzaro al consigliere di Ariccia Gianluca Staccoli, ma noi non siamo disposti ad accettare accuse da qualcuno cha ha dimostrato di non avere rispetto per la sua stessa cittadinanza. Noi non difendiamo alcun interesse economico e tengo a sottolineare che il nostro incontro sul Piano Casa si è reso necessario proprio in virtù della decisione dall’Amministrazione comunale di Ariccia, rappresentata da Cianfanelli, di cassare in toto la Legge Regionale sul settore edilizio”. E Libanori prosegue: “Il nostro unico ed esclusivo interesse sono i cittadini di Ariccia che, oltre ad essersi visti negare tutti i vantaggi previsti dal Piano Casa, non meritano che la loro città continui ad essere amministrata in modo inadeguato”. Libanori conclude così: “Ci auguriamo che il Prefetto voglia procedere al commissariamento di Ariccia in tempi brevissimi, prima della pubblicazione della sentenza integrale del TAR, prevista per il prossimo 19 marzo, per il bene del Comune e di tutta la cittadinanza”.

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