ATINA, MONTINO: NIENTE PIÙ MEDICO SU AMBULANZA H24

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    Niente più medico nelle ore notturne a bordo dell’ambulanza di Atina. Una lettera ufficiale dell’Ares 118 informa che dalle 8 di sera alle 8 di mattina non verrà più garantita l’assistenza. Insomma, se qualcuno degli abitanti dei 12 comuni sulle alture del frusinate avrà un malore, dovrà arrangiarsi e sperare nella propria buona stella. E’ la nuova versione del servizio sanitario regionale targato Polverini: nelle province si conta sul miracolo, ci si affida alla sorte. Eppure erano state date ampie rassicurazioni ai Sindaci e cittadini di Atina e dei comuni limitrofi dalla Giunta regionale di centrodestra: dopo la chiusura dell’ospedale deciso con il decreto 80, la postazione del 118 di Atina sarebbe stata garantita con un medico H24. Erano le promesse della Polverini che, tanto per cambiare, non sono state mantenute. Ora il depotenziamento della postazione Ares sembra il preludio alla sua definitiva chiusura. Così, mentre in provincia di Frosinone da una parte vengono appaltate ambulanze d’oro ai privati, dall’altra si tolgono medici dai mezzi di soccorso ignorando il diritto alla salute di migliaia di cittadini che vivono in un territorio montano e hanno l’ospedale più vicino a 20/30 chilometri di distanza. Ad Atina, peraltro, c’è un reparto di lungodegenza che doveva diventare Rsa. Promessa della Polverini, dunque non si è fatto niente. Occorre rivedere la decisione assunta dal 118, così come richiesto dai sindaci. La Polverini intervenga qui, come in altre zone del Lazio: c’è il rischio che ci scappi il morto”.

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