Castelli Romani: “Manana no te olvides” vince il Festival del Cinema

Nella splendida cornice delle storiche sale di Palazzo Chigi di Ariccia, si è conclusa domenica la kermesse di tre giorni della prima edizione del Festival Internazionale di Cinema dei Castelli Romani, Human Rights.
 
Cinque i film in concorso dopo una lunga selezione del comitato scientifico provenienti da quattro paesi diversi: Marocco, Bulgaria, Repubblica Dominicana e Italia.
Una qualità straordinaria di proiezioni per un festival che ha voluto orientare il tiro sui diritti umani e sul sociale.
 
In una serata alla quale hanno partecipato più di cinquecento persone il film ‘Manana no te olvides’ di José Enrique Pintor ha ricevuto una vera ovazione del pubblico che ha applaudito per dieci minuti. Emozionatissimo il direttore della fotografia Elias Acosta che ha spiegato sia il metodo con cui è stato girato il film, sia quanto la Repubblica Dominicana sta investendo nella cultura e nella produzione cinematografica con una legge considerata tra le migliori al mondo.
 
Elias Acosta dopo aver ringraziato il pubblico presente, la Fondazione ‘Punto e Virgola’ nella persona del suo Presidente Arianna Quarta, ha voluto dimostrare il suo amore per Ariccia complimentandosi con il Sindaco Roberto Di Felice per avere sostenuto questo Festival così importante.
Sorpresa quindi, nella serata di gala, quando la presentatrice Arianna Ciampoli ha estratto dalla busta il titolo del ‘miglior film’ leggendo ‘Manana no te olvides’.
 
‘Un film che ha una storia pazzesca’ così disse il Direttore Artistico e critico cinematografico Boris Sollazzo alla conferenza stampa, poiché è la storia di un giovane ragazzo down che si prende cura del nonno malato di Alzheimer. Una storia che può essere riconosciuta in tutto il mondo e che commuove anche con momenti ironici. Insomma un bel film che porta il cinema dominicano in Italia con coraggio tanto da meritare non solo il successo ma la curiosità di chi non conosceva questa nuova realtà dell’industria cinematografica dell’isola caraibica. Una industria che sta investendo molto e che può sicuramente avere un grande valore aggiunto in un interscambio culturale cinematografico proprio con l’Italia. (Servizio Fabrizio Pacifici)