Civita Castellana, Peduzzi (Prc-FdS): “Presidio sotto il ministero per stato di Crisi”

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    “Centinaia di lavoratori del distretto industriale di Civita Castellana stanno manifestando da stamattina davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere il riconoscimento immediato dello Stato di Crisi”. Lo rende noto il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, Ivano Peduzzi, in presidio con i lavoratori.

    “Una delegazione – prosegue Peduzzi – è stata ricevuta presso ministero e siamo ora in attesa di conoscere l’esito dell’incontro. L’obiettivo è quello di incalzare da un lato il Governo affinché affronti, con la dovuta urgenza, la vertenza del Distretto industriale della ceramica e riconosca quanto prima lo stato di crisi, come già richiesto più volte dal sindaco di Civita e dal consiglio provinciale di Viterbo; dall’altro di sollecitare la Giunta del Lazio a dare seguito alla mozione che il gruppo della Fds ha presentato in aula e che il Consiglio regionale ha già approvato. Il testo impegna la Giunta a farsi promotrice della richiesta di riconoscimento dello stato di crisi davanti al Governo nella Conferenza Stato – Regioni e a riferire in Consiglio Regionale sulle iniziative adottate e sugli esiti. Ad oggi, nonostante il Consiglio si sia già espresso favorevolmente, la Giunta è ancora latitante”.

    “Non smetteremo di ripeterlo – continua Peduzzi – questa crisi che coinvolge l’intero settore della ceramica, è senza precedenti per la sua durata, ma anche per gli effetti sull’occupazione e sull’intera economia. E’ quindi necessario un intervento del Governo per favorire l’accesso ai finanziamenti agevolati per le imprese e il prepensionamento dei ceramisti più anziani, nonché per poter usufruire di tutte gli aiuti previsti dalle normative vigenti. Questa situazione, infatti, si protrae ormai da più di 12 anni e ha causato la perdita occupazionale di migliaia posti di lavoro con la chiusura di decine aziende”.

    “Siamo di fronte a un’emergenza che non è più procrastinabile. Questo perché la crisi della ceramica produce non solo un indebolimento delle imprese ed un impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, ma causa anche una crisi economica che diviene inevitabilmente sociale. E’ necessario quindi – conclude Peduzzi – che la Regione Lazio e il Governo intervengano immediatamente con misure straordinarie, per la difesa occupazionale ed il rilancio economico e produttivo”.

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