Civitavecchia, addio agli antichi silos del grano

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    La prima ‘pinzata’ della lunga benna, e i primi calcinacci precipitano al suolo. Un momento che la città di Civitavecchia attendeva da decenni. È l’inizio dell’addio agli antichi silos del grano, immense strutture (quasi 250 metri per 30, su una superficie di circa 7.000 metri quadri) che dominano il porto proprio accanto al Forte Michelangelo impedendo la vista del mare. Cinque edifici, ricostruiti nel Dopoguerra dopo che gli originali erano stati bombardati, che ben presto restituiranno ai cittadini uno skyline all’altezza delle ambizioni turistiche della città. Alla cerimonia il sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini, il presidente dell’Autorità portuale, Pasqualino Monti, il comandante del Porto e direttore marittimo del Lazio, Pietro Giuseppe Vella, e la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, la cui amministrazione ha contribuito con 1,5 milioni di euro alla demolizione, che costerà in tutto 2,5 milioni e sarà realizzata da un’impresa locale. «Questo porto – ha detto Monti – sarà uno dei più attrattivi del Mediterraneo. Quest’operazione è un bel passo nella sinergia tra città e porto, il risultato di un protocollo d’intesa stilato nel 2011. Questo è il primo passo per rendere Civitavecchia un porto turistico unico al mondo». Monti ha anche accennato agli altri progetti che ha in mente per la città come l’oceanario e il museo multimediale dentro la Rocca. Moscherini ha rivendicato alla sua amministrazione la volontà politica di questo progetto e ha lanciato il suo obbiettivo: «Avremo il primo porto a livello nazionale sia per i passeggeri che per le merci. Demolendo questo ‘catafalcò realizzeremo un cambiamento storico, non solo per il porto, ma per tutto il turismo di quest’area. Nei prossimi due anni apriremo il porto a sud che come nell’antichità avrà due bocche, e un ponte collegherà alla terraferma la banchina crocieristica. Creiamo così anche per le nuove generazioni migliaia di posti di lavoro». «Questo è un giorno storico – ha detto Polverini lodando l’attività di Pasqualino Monti – se abbiamo deciso di investire su questo progetto è perchè va nella direzione dello sviluppo delle nostre coste. Su Civitavecchia abbiamo investito in tre anni 14 milioni che daranno i loro frutti. È una regione che ha coste straordinarie e non possiamo che partire dai porti e dalle attività nautiche. È fuori di dubbio che al di fuori di Roma la realtà più importante di questo territorio è Civitavecchia, e avremo sviluppo se la valorizzeremo perchè diventi una piattaforma logistica anche per le regioni confinanti. Stiamo lavorando su questo insieme alle altre Regioni. Oltre ai silos – ha concluso Polverini – c’è la riconciliazione della città con il suo porto e del porto con il Forte Michelangelo. Tutto ciò lo facciamo non per noi ma per le future generazioni».

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