Convegno UGL a Marino (RM)

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    Lavoro, politiche sociali, possibilità di sviluppo, occupazione e ripresa attraverso la promozione della cultura del dialogo, dell’incontro e del confronto fondata sulla centralità della persona che lavora e della famiglia. In un’ottica di snellimento della burocrazia volto a decisioni governative immediate e mirate. Per l’intera Nazione e un territorio, quello dell’area Castelli Romani, che conta quasi cinquecentomila abitanti.

    Sono stati i temi del convegno dibattito «Lavoro, politiche sociali e di territorio alle porte di Roma Capitale» tenuto ieri, 13 novembre, nell’aula consiliare di Palazzo Colonna.

    Promosso dall’ Unione Territoriale di Roma e Provincia UGL con il patrocinio del Comune di Marino, ha visto la presenza di esponenti del mondo datoriale e istituzionale del territorio e non. Insieme, hanno sviluppato dati e idee utili a riavviare il ciclo economico e il confronto tra i diversi territori.

    Tra gli ospiti del convegno-dibattito, guidati nei loro interventi da Cristiano Leggeri, segretario generale UTL UGL Roma e Provincia, Giovanni Centrella, segretario generale Unione Generale del Lavoro, il vice presidente della Commissione Lavoro Pubblico e Privato Camera dei Deputati on.Renata Polverini e il vice presidente Commissione Ambiente, Lavori Pubblici, Mobilità, Politiche della Casa e Urbanistica della Regione Lazio, on.Adriano Palozzi, già sindaco di Marino.

    A rappresentare i dipartimenti di Roma e Lazio delle altre organizzazioni sindacali italiane, Elisabetta Falcone (segreteria CISL Roma e Lazio) e Fabrizio Franceschilli (segreteria UIL Roma e Lazio).

    Presenti anche Roberto Vacca (segretario politico organizzativo UGL Roma e Provincia), Gianfranco Antonini (segreteria UGL Roma) e Giulio De Mitri (segretario regionale UGL Terziario).

    Il sistema creditizio bancario territoriale, di importanza strategica nelle politiche di sviluppo, ha visto presente il dottor Guglielmo Maria Guidi, presidente Banca di Credito Cooperativo San Barnaba. Ha dato il suo contributo di esponente del mondo associativo Roberta Nuccitelli, presidente della Consulta dell’Handicap di Marino che ha sottolineato come uno sviluppo del territorio non possa prescindere dal sociale.

    Presente l’avvocato  Remo Pisani a dar voce all’Unione Zonale UGL Castelli Romani e Pomezia. «E’ la prima volta che il nostro sindacato organizza un convegno a Marino» ha detto sottolineando l’importanza del confronto fra istituzioni e territorio grazie alla presenza delle realtà sindacali «in special modo – ha aggiunto – in un’area vasta e ricca come quella dei Castelli, luogo di grandi opportunità e teatro di uno sviluppo socio economico che, negli anni, ha fatto registrare crescite esponenziali in tutti i settori».

    Ad accogliere i relatori del convegno a Palazzo Colonna il presidente del Consiglio Comunale Stefano Cecchi.

    «Vogliamo avviare una serie di incontri per richiamare il senso di responsabilità delle parti sociali e degli enti intermedi facendo seguito agli importanti esiti della conferenza programmatica nazionale della UGL – ha detto in apertura Cristiano Leggeri -. Quattro i macro temi analizzati: diversità economiche dei territori, domanda e offerta lavoro, neet, sviluppo sostenibile, rappresentanza e rappresentatività. La crisi – ha aggiunto – ci auguriamo sia al termine. Fra poco dovremmo anche saper dare un modello di gestione dei processi decisionali efficace, che riconosca il valore del lavoro e dei processi occupazionali. C’é bisogno allora – ha sottolineato – di ragionare in luoghi nei quali il livello di governo e la vicinanza tra istituzioni e cittadini é più forte così da esaltare il ruolo sociale di tutti. Condanniamo ancora oggi in pieno il ripensamento dei sistemi e il metodo con cui si decide. I lavoratori e le loro rappresentanze sono tenute ancora troppo lontane dalle scelte. Il caso di Roma – ha concluso – è emblematico e sta ponendo al centro della discussione la distanza di chi governa dai bisogni dei cittadini dei lavoratori e dei pensionati. Tagliamo gli sprechi e investiamo sulle vocazioni dei territori anche in ragione di una probabile riforma di livello di governo quali le province».

    Di crisi economica e della necessità da parte di politica e istituzioni di rimettere al centro dell’attenzione il cittadino ha parlato Adriano Palozzi che, alla luce delle difficoltà finanziarie dell’attuale periodo storico, ha sottolineato la difficoltà dei comuni «a garantire i servizi, intrappolati nella morsa stringente di un patto di stabilità che lascia pochissimi spazi di movimento e della normativa nazionale che rende difficile reperire risorse da investire nei settori chiave della vita cittadina».

    «A peggiorare la situazione – ha incalzato il consigliere regionale – c’è poi una struttura statale intricata, con una moltiplicazione di enti che, anziché snellire la giungla burocratico-amministrativa, la infittiscono complicandone il percorso decisionale. Bisogna “reinventare gli enti”, eliminare gli organi-fotocopia, creare un sistema snello che assuma decisioni certe, rapide seppur difficili – ha ribadito l’ex sindaco di Marino -. Con gli enti locali che, fuori dal concetto di “orticello”, devono cominciare a dare uno sguardo di “comprensorialità” al territorio. Solo nell’unione si potrà uscire, tutti insieme, dalla crisi. Un cambio di passo – ha aggiunto – che vede la necessità di investire sulle piccole e medie imprese, soprattutto loro vittime delle difficoltà».

    Una ripresa attraverso politiche di valorizzazione delle ricchezze ed eccellenze del territorio è stata auspicata dal segretario Centrella. Nel sottolineare la valenza strategica del dibattito che ha dato vita ad un confronto tra territorio, sindacati e istituzioni, ha ipotizzato la messa in campo di futuri progetti incentrati su agricoltura, artigianato e turismo «in presenza – ha detto – di infrastrutture vere che permettano investimenti da parte delle aziende. Tenete a cuore il territorio per non mandar via i nostri giovani» ha aggiunto rivolgendosi ai rappresentanti le istituzioni.

    Di presenza costante sul territorio e apertura al credito finalizzata a favorire investimenti e crescita ha parlato il presidente della BCC San Barnaba Guglielmo Maria Guidi mentre Elisabetta Falcone ha sottolineato l’importanza della partecipazione assidua e capillare sui territori «dove ci sono sempre più fragilità e meno risorse. Il territorio è nostro» ha detto ricordando come il sindacato svolga una funzione importante di raccordo e unione tra le realtà territoriali e la politica.

    In ultimo il contributo dell’ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, già segretario generale UGL che, di ritorno da un vertice internazionale in Lituania, ha parlato del dramma della disoccupazione giovanile, in Italia già al 40%. Sottolineando l’importanza dei sindacati «devono vivere per tutelare, interrogarsi sempre per crescere nella responsabilità e consapevolezza del loro ruolo in un Paese democratico e civile» ha auspicato come il Governo centrale, con urgenza e maggiore decisionalità, debba intervenire per favorire l’occupazione anche attraverso il maggiore utilizzo delle importanti risorse provenienti da una potenzialità unica come l’Europa.

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