Monterotondo, protesta pendolari: confronto positivo a palazzo Orsini
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Impegni precisi rispetto ad alcune richieste immediate e garanzie di prossime azioni di intervento per le
problematiche più complesse. E’quanto ottenuto dai rappresentanti dei pendolari e dagli amministratori
intervenuti, questa mattina a palazzo Orsini, all’incontro con i dirigenti del dipartimento Trasporti della
Regione Lazio e con il direttore del trasporto regionale di TrenItalia, convocati per affrontare le gravi
problematiche del servizio culminate nella clamorosa protesta di ieri mattina.
Oltre ad una dozzina di pendolari e al sindaco di Monterotondo Alessandri, promotore dell’incontro,
erano presenti l’assessore alla Viabilità Donnarumma, il sindaco di Fara Sabina Mazzeo, l’assessore alla
viabilità del Comune di Palombara Palombi, il consigliere Lucherini in rappresentanza della Regione e il
consigliere Ruggeri per la Provincia di Roma.
Gli impegni immediatamente assunti dal dipartimento regionale e dalla concessionaria del servizio
riguardano la rimozione delle cause dei frequenti allagamenti dei sottopassi, l’installazione di nuove
pensiline per coprire maggiormente le banchine delle stazioni e, soprattutto, l’istituzione di una figura
referente a cui segnalare inefficienze del servizio e malfunzionamenti delle vetture per ottenere, così,
interventi puntuali e tempestivi.
L’incontro è stato aggiornato a venerdì 20 maggio: entro quella data il dipartimento trasporti regionale
e TrenItalia hanno assunto l’impegno a confrontarsi al fine di concordare azioni di intervento in grado di
risolvere le più gravi inefficienze evidenziate, in particolare le frequenti soppressioni di corse.
«E’ presto per considerare positivo l’esito della mobilitazione – commenta al termine dell’incontro il
sindaco Alessandri – di certo lo è stato l’incontro di stamattina intanto perché ha finalmente consentito
un confronto diretto tra le parti e permesso di ottenere la garanzia rispetto ad alcuni impegni immediati.
Ci rivedremo il 20, l’incontro è già stato fissato, contiamo che per quella data il dipartimento regionale e
il concessionario possano fornire maggiori elementi di certezza riguardo tempi e modalità di risoluzione
dei problemi più complessi». Infine un chiarimento ritenuto doveroso: «Non vogliamo, come si suol dire,
mettere il cappello alla mobilitazione né condizionarla in alcun modo, anche perché come è ovvio non
abbiamo competenze dirette in materia. Sono però certo che per i pendolari avere le amministrazioni locali
al fianco in questa controversia, che è anche una lotta di principio e per l’affermazione di diritti precisi, sia
importante e utile. In quest’ottica mi sono messo a disposizione e intendo continuare a farlo fino ad ottenere
risultati apprezzabili».