Nave Costa affondata, 600 passeggeri a Fiumicino. “Sembrava il Titanic”

Più informazioni su

    Circa 600 passeggeri che ieri sera erano a bordo della nave Costa Concordia finita su una secca vicino all’isola del Giglio, dopo essere state tratte in salvo stanno raggiungendo in pullman due alberghi, l’Hilton e il Marriott, vicino all’aeroporto di Fiumicino. Da qui riprenderanno il viaggio in aereo per tornare nelle loro città di origine. I primi 250, la maggior parte dei quali di nazionalità spagnola, avrebbero già raggiunto l’Hilton. Secondo quanto si è appreso, nelle fasi concitate dell’abbandono della nave, in molti sarebbero rimasti senza documenti. La Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Fiumicino ha fatto sapere che «farà di tutto» per consentire loro di rientrare in patria.

    Senza soldi e documenti, le coperte usate come cappotti, lo sguardo perso nel vuoto, i volti stanchi, gli occhi rossi e, soprattutto, il ricordo di quello che, poche ore prima, hanno vissuto come «un vero e proprio incubo». Sono apparsi così i primi passeggeri della nave Costa Concordia, almeno 250 tra spagnoli, russi, tedeschi turchi, argentini, polacchi e cileni, giunti in pullman da Porto Santo Stefano all’Hilton, albergo che sorge vicino all’aeroporto di Fiumicino da dove nelle prossime ore proseguiranno in aereo il viaggio per far rientro nei loro paesi di origine. «È stato tremendo. Mi è sembrato di stare sul Titanic: ho visto gente disperata. Intorno a me grida e terrore ma soprattutto incertezza su cosa fare. Secondo me – ha detto Stefano, 21 anni, di Buenos Aires, imbarcato sulla nave Costa Concordia insieme con la mamma, due fratelli e la fidanzata – non siamo stati aiutati adeguatamente dall’equipaggio ad abbandonare la nave. Ho visto tanta gente arrangiarsi da sè».

    Più informazioni su