Norme antincendio. Strutture sociosanitarie al setaccio

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    La Commissione speciale Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, presieduta da Luigi Abate (Lista Polverini), ha incontrato oggi i responsabili delle commissioni istituite presso le Asl del Lazio per verificare gli adempimenti richiesti alle strutture sanitarie e sociosanitarie private ai fini dell’accreditamento presso il servizio sanitario regionale. Presente Giuseppe Ciarlo, dirigente dell’ufficio ad hoc della Regione preposto a velocizzare l’iter di autorizzazione e accreditamento definitivo delle 800 strutture private interessate, l’audizione di oggi è stata convocata per esaminare le difficoltà che le strutture delle Asl stanno incontrando nella verifica degli adempimenti imposti dalla nuova normativa antincendio (dpr 151/2011) e per rispettare le scadenze imposte dalla normativa regionale in materia di accreditamento.

    A seconda del tipo di struttura entro il 31 luglio o il 31 dicembre di quest’anno, dovranno essere rilasciati gli accrediti definitivi, in sostituzione di quelli provvisori. Alle Asl spetta la verifica del rispetto dei relativi adempimenti da parte delle aziende sanitarie, compresi quelli per il rispetto della normativa antincendio. Secondo quanto riferito dai responsabili delle Asl, software e computer per l’inserimento dei dati in qualche caso non adeguati al compito, mancanza di personale e qualche rigidità burocratica rendono difficoltoso il cammino verso le citate scadenze. Il tutto con le difficoltà dovute alla particolare attenzione con cui il governo nazionale tiene d’occhio la sanità laziale, commissariata e sotto piano di rientro dal deficit.

    “Discutere con la pistola alla tempia non è facile – ha osservatoFabio Nobile (Fds), il consigliere che ha richiesto l’audizione– C’è un problema che si trascina da tempo e un governo che detta tempi molto stretti, ma, anche se c’è un urgenza, i tempi devono tenere conto delle esigenze di chi deve fare questo lavoro.”.

    “E’ stata una riunione utile, perché sono emerse chiaramente alcune problematicità – ha dichiarato il presidente Abate a conclusione dei lavori – Sono stati creati i presupposti per un ulteriore tavolo tecnico per affrontare la tempistica dettata dalla normativa regionale e dal governo nazionale. Tale tavolo – ha concluso Abate – metterà a punto le strategie giuste per raggiungere gli obbiettivi, rispettando le scadenze che comunque non sono più procrastinabili.”.

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