Piccoli comuni, Romanzi (Psi): “Un vero attacco alla democrazia che non produrrà risparmio”

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    “Il governo per recuperare 45 miliardi sbaglia indirizzo e fa solo demagogia populista per imporre, invece, ulteriori sacrifici ai soli noti. I tanti decantati tagli ai costi della politica finiranno per essere applicati solo dove la politica funziona e i suoi costi sono irrisori. I piccoli comuni, specie quelli di montagna, non rappresentano il problema dell’economia italiana cancellarli significa solo aumento delle tasse e riduzione dei servizi indispensabili, con l’occasione si sferra anche un duro colpo alla democrazia. Proprio dove è più partecipata. Non potendo poi, con le correnti leggi sopprimere il personale attualmente impiegato, il governo finirà anche per chiedere a sindacati compiacenti, di sottoscrivere la libertà di licenziamento anche nel settore pubblico. Previsioni drammaticamente realiste.” Ha dichiarato il capogruppo del PSI alla Regione Lazio Luciano Romanzi.

    “È tutto falso. Non si avranno risparmi. Solo drastici tagli al welfare che penalizzeranno maggiormente i cittadini dei piccoli comuni, principalmente quelli montani. Noi socialisti, amministratori di tante piccole comunità, continueremo a difendere le autonomie municipali per tutelare gli interessi e le condizioni di vita dei nostri concittadini e garantire la partecipazione democratica proprio nei piccoli comuni che, rappresenta il fulcro del sistema Italia.” Ha concluso Romanzi.

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