Sanità Lazio. Blasi (M5S): “Lo sfascio è sotto gli occhi di tutti”

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    Sanità Lazio – “Ogni occasione è buona per Zingaretti per giocare con le parole e raffigurare un Lazio distante dalla realtà, e oggi è toccato al Ministero dell’Economia essere il palcoscenico per la solita commedia basata sulla manipolazione dei numeri della sanità laziale. Avremmo preferito conoscere i dati dai documenti piuttosto che dalle dichiarazioni stampa, ma questo è il Lazio di Zingaretti, talmente trasparente che per conoscere la verità bisogna fare un accesso agli atti” lo dichiara in una nota Silvia Blasi, capogruppo del M5S Lazio.

    “Esultare per il valore positivo del margine operativo vuol dire festeggiare l’aumento della tassazione e il taglio dei servizi, visto che la Giunta Zingaretti non ha minimamente inciso sul risparmio costi che sono, al contrario, aumentati per quanto riguarda beni e servizi  di 2,26 miliardi dal 2006 e di 324 milioni dal 2013.

    Zingaretti, dopo aver partorito i piani Operativi 2016- 2018, continua a parlare di uscita dal piano di rientro, ma la situazione reale del bilancio sanitario regionale è rappresentata perfettamente alla chiusura del IV trimestre 2016, quando tutte le singole aziende sanitarie presentano in regione il cosiddetto “preconsuntivo”.

    Dai dati emerge, per quanto riguarda il  2015 , una voragine complessiva pari a circa 1.7 miliardi di euro, superiore quindi a quello del 2014 che era di 1.5. Soltanto le ASL totalizzano una perdita di esercizio che passa dai 710 milioni di euro del 2014 all’1,1 miliardi del 2016.In pratica la GSA (gestione sanitaria accentrata) appena riceve il bilancio preconsuntivo da parte di tutte le aziende sanitarie si attiva per ripartire il fondo ottenuto dalla fiscalità aggiuntiva per ripianare le perdite di tutte le ASL e con un apposito DCA ripresenta il bilancio CONSOLIDATO  in cui compaiono soltanto le perdite delle aziende ospedaliere, IRCSS, Policlinici e Ares, mentre tutte le ASL risultano sanate nelle loro perdite.

    Un giochetto di maquillage contabile che ricade direttamente nelle tasche dei contribuenti. Il bilancio consolidato redatto da GSA infatti presenta perdite nel 2015 per un ammontare di 557 milioni (questa volta riferito alle aziende ospedaliere) in quanto il miliardo delle ASL risulta azzerato.

    Questa procedura, adottata dalla regione a partire dal 2013, determina il conseguimento dell’equilibrio finanziario delle ASL in modo predefinito a livello regionale piuttosto che, come sarebbe necessario e previsto dalla legge, quale risultante di principi di buona gestione attuati dalla dirigenza delle aziende.

    Zingaretti ci dovrebbe invece a quanto ammonterà la perdita effettiva nel 2016 delle aziende sanitarie e ospedaliere prima dell’intervento di GSA!

    Come indica la Corte dei conti, tale modalità operativa relativa all’assegnazione di risorse aggiuntive in misura direttamente proporzionale alle perdite registrate nel preconsuntivo, si traduce in deresponsabilizzazione gestionale del management aziendale e si perdono di vista i fenomeni che causano la determinazione delle perdite.

    silvia blasi

    silvia blasi

    Con una tendenza di costi incontrollati in contante crescita e un deficit abbattuto artificialmente da tassazione aggiuntiva, come pensa Zingaretti di uscire dal piano di rientro senza mentire ai cittadini sulla reale gestione?

    Lo sfascio della sanità laziale è sotto gli occhi di tutti, evidentemente è meno visibile a chi ha un interesse politico ed elettorale a continuare a dire che tutto va bene mentre la nave si inabissa sempre più velocemente lasciando i cittadini sempre meno tutelati” conclude la nota.

     

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