Sindaco di Allumiere: “Così ci uccidono”

Più informazioni su

    «Oltre alle proteste fisiche, se sarà necessario, siamo pronti ad avviare un’azione legale» risponde così il sindaco di Allumiere Augusto Battilocchio all’ipotesi di realizzazione di una discarica nel territorio comunale. «Noi siamo ovviamente contro ad una cosa simile per una serie di motivazioni. Così facendo si vuole uccidere un territorio, io faccio appello alla coscienza ambientale dei cittadini romani, non ci si può far prendere in giro dalle istituzioni. La discarica ad Allumiere sarebbe una scelta ecosostenibile? Vorrei proprio sapere dal sindaco di Roma e dal ministro della Difesa dov’è lo sviluppo sostenibile nella loro iniziativa. Portare i rifiuti di Roma a 80 km dalla capitale, in un territorio che risulta essere il Polo Energetico (da Civitavecchia a Montalto di Castro) più forte d’Europa? Così ci uccidono dal punto di vista ambientale, la zona individuata per realizzare la discarica è già satura di ‘situazionì potenzialmente dannose per la natura e c’è un altro aspetto non secondario: hanno pensato al fatto che l’area militare dovrà essere sottoposta ad un’adeguata bonifica? Noi ci battiamo e ci batteremo con tutti i mezzi affinché non si realizzi. Alemanno non può bypassare i problemi pensando di portare l’immondizia da un’altra parte. Ci tengo a precisare, infine, che ho cercato di contattare più volte il sindaco della Capitale sia telefonicamente che con diverse lettere ed non ho mai ottenuto alcuna risposta. Io sono sempre stato aperto ad un dialogo, ma pare che qui uno si alza la mattina e mettendosi d’accordo con altre istituzioni demolisce un territorio». Levata di scudi sull’ipotesi di una discarica per Roma al Poligono Militare di Allumiere anche da parte del sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola. «Abbiamo finalmente scoperto chi non vuole bene a questo territorio. Il sito proposto – spiega Mazzola – si trova a pochissime centinaia di metri dal nostro Comune. È in una zona di forte pregio naturale, con produzioni di qualità del settore agricolo e pastorale e in forte sviluppo agrituristico. In più, stiamo parlando di un’area dove già soffriamo da decenni la presenza di servitù inquinanti, prime tra tutte delle centrali. Credo pertanto che ci siano tutti gli elementi per definire inaccettabile questa proposta, e infatti non la accetteremo. Sono certo che tutto il territorio si opporrà con forza a questa ipotesi scellerata»

    Più informazioni su