Tarquinia, gli studenti protagonisti della celebrazione del 4 novembre

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    «Celebrando oggi l’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, la Festa delle Forze Armate e la festa dell’Unità Nazionale, non possiamo non ricordare i combattenti caduti e quell’elmetto da fante posato sulla bara del Milite Ignoto». Con queste parole il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola ha aperto il discorso che ha concluso la celebrazione del 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale – Giornata delle Forze Armate”, a cui hanno partecipato tra gli altri gli assessori comunali Renato Bacciardi, Sandro Celli, Anselmo Ranucci, Giovanni Olivo Serafini, il presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli, le autorità militari e religiose, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, i sindacati, le associazioni di volontariato, gli studenti delle scuole. «Vorrei prima di tutto ricordare i paesi della Lunigiana e delle Cinque Terre devastati dall’alluvione. – ha detto il primo cittadino – Senza dimenticare la città di Bangkok sommersa dall’acqua, i terremotati dell’Aquila e il vento di rinnovamento che mai ha smesso di soffiare nei Paesi del Nord Africa: quattro giorni fa la Nato ha lasciato Tripoli e il Muammar Gheddafi è morto. Oggi anche in Italia si torna a “combattere” scendendo in piazza pacificamente – condanno con forza i black block –, confrontandosi sui social network e sottoscrivendo referendum». Il sindaco Mazzola ha rivolto un appello alle nuove generazioni: «I giovani prestino attenzione alle testimonianze di quanti, ancora in vita, possono raccontare le loro storie e i sacrifici compiuti per avere l’Italia libera e indipendente. In questi anni l’Amministrazione ha speso molte energie per realizzare iniziative dedicate ai ragazzi. Credo infatti fermamente che tutto ciò siano importanti per la loro formazione. I giovani sono il futuro della società». La giornata si è aperta, come da programma, con l’alzabandiera all’istituto scolastico “Corrado e Mario Nardi”, a cui ha preso parte l’11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia. È poi proseguita con la messa in suffragio ai caduti in guerra celebrata dal vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia monsignor Luigi Marrucci, nella chiesa di San Francesco. Al termine, un corteo ha sfilato per le principali vie e piazze del centro storico, raggiungendo il monumento ai caduti in piazzale Europa. Durante il percorso è stato reso omaggio ai busti di Domenico Emanuelli, in piazza Giacomo Matteotti, e di Giuseppe Garibaldi, a palazzo Vipereschi, e al monumento dedicato a Giuseppe Mazzini, nell’omonima piazza. A piazzale Europa, protagonisti assoluti sono stati i bambini delle scuole elementari e medie che hanno recitato poesie, cantato e realizzato una piccola coreografia con nastri verdi, bianchi e rossi a rappresentare la bandiera italiana. Un ringraziamento particolare va ad Andrea Luigi Bozzi, presidente della sezione tarquiniese dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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