Tarquinia, la legge sulla trasparenza amministrativa va cambiata

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    Il capogruppo consiliare e segretario del PD Angelo Centini

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    Il capogruppo consiliare e segretario del PD Centini: «Non si combatte in questo modo la corruzione»

    L’attuale legge sulla trasparenza amministrativa va cambiata. Condivido le parole del sindaco Mauro Mazzola sulla necessità di rispettare sia la legalità sia la privacy. Pubblicare sul sito internet la dichiarazione dei redditi e la situazione patrimoniale di sindaci, assessori e consiglieri comunali è inopportuno. Non è in questo modo che si combatte la corruzione nella pubblica amministrazione. Si alimentano soltanto tensioni e sospetti, in modo particolare nei piccoli centri. Lo Stato ha già tutti gli strumenti di controllo per accertare e per colpire chi ha abusato della propria posizione per commettere illeciti amministrativi. Lo stesso Beppe Grillo nel 2008 scriveva che era una follia mettere sul web i redditi perché “dopo l’indulto che ha liberato le carceri questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti” e proponeva all’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti di “ristabilire le regole della convivenza civile e di bloccare l’accesso a chiunque di dati sensibili e privati”. L’attuale legge serve solo a camuffare i veri problemi della finanza pubblica, che sta mettendo in seria difficoltà la stabilità economica delle Amministrazioni Locali, che sono le istituzioni più sane e più vicine ai cittadini. Quella del consigliere comunale del Movimento a 5 Stelle Cesare Celletti non è una battaglia politica ma è un attacco alla persona. E questo è inaccettabile, perché la vera politica è fatta di contenuti e non di pettegolezzi.

    Questa la dichiarazione del Capogruppo consiliare e segretario del PD Angelo Centini.

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