Usb: “Ricercatori portano in piazza ‘tetto protesta’”

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    «Lo sciopero dell’11 marzo, al quale USI/RdB Ricerca aderisce, sarà caratterizzato dalla presenza in piazza di un vero e proprio tetto, portato dai lavoratori della Ricerca alla manifestazione nazionale di Roma per simboleggiare la discesa dai tetti per confluire nelle piazze della protesta». Così in una notas l’Usb. «Riteniamo che la fase delle proteste sui tetti sia finita – spiega Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo nazionale di Usb Pubblico Impiego – per i lavoratori della Ricerca è arrivato il momento di scendere nelle piazze e mescolarsi con le altre realtà sociali che, al pari dei ricercatori sono stati individuati come i soggetti a cui far pagare la crisi». «La lotta contro la precarietà – continua Fiorentini – la lotta per il diritto alla casa, a difesa di salari diritti e dignità dei lavoratori pubblici e privati, non sono distanti dalla lotta per la difesa ed il rilancio della ricerca pubblica. Sono tessere di un puzzle che descrive una società solidale, che vuole uno Stato Sociale efficiente e fatto di servizi pubblici e con una distribuzione più equa del reddito, in cui una ricerca pubblica e finalizzata al benessere collettivo è elemento fondamentale». «Con questi contenuti scenderemo in piazza per lo sciopero generale dell’11 marzo. Il tetto che porteremo con noi – conclude il dirigente sindacale – servirà a ricordare tutti i tetti, a partire da quello più famoso e vittorioso dell’ISPRA del quale siamo stati protagonisti, pronti a scendere nelle piazze ed unirsi a tutti coloro che non intendono accettare le politiche di chi, governo e padroni, tenta di imporci un modello di società e di sviluppo finalizzato esclusivamente ad arricchire pochi a danno di molti».

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