Don’t look up! – recensione del nuovo film Netflix!

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Don't look up

Adam McKay torna a colpire con un film satirico dalle altissime potenzialità, accompagnato da un cast stellare…riuscirà a ripetere l’ottimo lavoro fatto in passato con “La Grande Scommessa”?

Una giovane dottoranda scopre casualmente durante le sue ricerche una cometa, approfondendo insieme al suo professore gli studi sul corpo celeste però scopriranno che la cometa colpirà la terra nel giro dei 6 mesi e in base al suo diametro l’impatto causerà un’estinzione di massa.
Disperati i due contattano le autorità competenti e arrivano alla Casa Bianca…per essere snobbati brutalmente e scoprire, sulla loro pelle, che il mondo della politica e quello dell’informazione sono solo un grande circo di apparenze, menzogne e grandi sorrisi. Un mondo in cui persino la fine del mondo dovrà piegarsi agli interessi economici e agli indici di gradimento!

Questo il pretesto che il regista e sceneggiatore sceglie per descrivere perfettamente la società americana (ma non solo) di oggi. Un giornalismo vuoto che mischia sensazionalismo e gossip in una continua ricerca dell’emozione ma anche della leggerezza. Un mondo politico che guarda solo ad apparire forte in vista delle elezioni future piuttosto che governare il paese prendendo le decisioni giuste, popolari o impopolari che siano. Una società che vede entrambe le realtà comunicative e governative piegarsi quando i giganti dell’imprenditoria alzano la voce…ci fosse anche la fine del mondo di mezzo!

Una follia satirica assurda e paradossale, non fosse la rappresentazione precisa e puntuale del mondo in cui viviamo, cosa che purtroppo porta spesso la risata a divenire una tragica smorfia sul nostro volto di spettatori inermi a bordo di un mondo allo sfacelo.

A raccontare e rappresentare tutto questo un cast di stelle incredibile: Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Jonah Hill, Cate Blanchett, Ron Perlman, Timothèe Chalamet, Ariana Grande e, spiccando brillante su tutti come al suo solito, un Leonardo Di Caprio in stato di grazia assoluta.

McKay, coerentemente alla sua storia, mantiene una regia che alterna una tradizionalità a degli stacchi netti; un linguaggio cinematografico tradizionale a uno fatto di fermo immagine e ralenti quasi documentaristici. Ma pecca purtroppo nel ritmo, il film dura molto e subisce spesso dei cali nel corso del suo sviluppo potendo arrivare a pesare un po’ sullo spettatore nel corso della lunga visione.

Don’t Look Up! è una satira comica e drammatica insieme, una geniale rappresentazione di un’orribile realtà su cui non ci resta che ridere un po’.

Il film è disponibile alla visione su Netflix per tutti gli abbonati!

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