Le rubriche di RomaDailyNews - OPS - Opinioni politicamente scorrette - di Arrigo d'Armiento

Ainis: i petali immorali del Rosatellum

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    Ainis: i petali immorali del Rosatellum –

    Perché i politici abbiano battezzato col nome floreale e leggiadro di Rosatellum l’ennesimo tentativo di riforma del sistema elettorale non lo so e non merita di saperlo, è meglio così. La riforma decisa dopo la vittoria nel referendum Segni fu battezzata da Giovanni Sartori Mattarellum, con geniale miscela del nome dell’autore della riforma, ora presidente della repubblica, e le ultime due lettere del referendum.

    Nel Rosatellum sopravvive di quella riforma soltanto il neo-suffisso sartoriano, o segniano, se preferite, senza che nella redazione del nuovo testo sia rimasto qualcosa di quanto deciso dagli italiani in quel lontano referendum.

    Se la riforma floreale sarà approvata dal parlamento, secondo Michele Ainis – che ne scrive oggi su Repubblica – non rischia la bocciatura (che è sempre postuma, a giochi fatti) della Corte costituzionale, ma rischia di essere immorale. Vediamo perché.

    Dalle sentenze precedenti della Corte è possibile secondo Ainis trarre elementi di giudizio. Ed è possibile perciò riferirli alle caratteristiche essenziali del progetto, che il 10 ottobre approderà nell`aula di Montecitorio.

    elezioni

    Queste le caratteristiche del Rosatellum, come le riassume Ainis su Repubblica: “un sistema proporzionale per due terzi, maggioritario per un terzo. Rispettivamente per il tramite di collegi plurinominali, da cui s`affacciano listini molto corti (da 2 a 4 candidati, scelti e bloccati dai partiti); e di collegi uninominali, dove fanno capolino le diverse coalizioni che sostengono, ciascuna, il proprio candidato. Con una soglia di sbarramento al 3% su scala nazionale.
    Senza voto disgiunto fra liste e candidati. In grado d`ospitare fino a 5
    pluricandidature. Con una quota di genere (non meno del 40%). Infine con le stesse regole fra Camera e Senato, superando la disomogeneità delle regole vigenti”.

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