Antartide: spedizione italiana in modalità “Covid free”

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    Antartide, al via la 37ma spedizione italiana in modalità “Covid free” –

    E’ arrivato in Antartide il primo contingente di ricercatori italiani che daranno avvio alla 37ma spedizione di ricerca. Riprendono così a pieno ritmo le attività scientifiche e logistiche dopo le limitazioni imposte dalla Covid-19.

    Questo primo gruppo composto da 23 persone è arrivato con un volo del Programma antartico degli Stati Uniti d’America (USAP) e si occuperà di riattivare tutti i servizi della stazione Mario Zucchelli (MZS, nella foto) e di preparare la pista di 3 km sul pack marino, necessaria all’atterraggio dei successivi voli intercontinentali.

    La Campagna estiva 2021-22 durerà 4 mesi e vedrà sul campo la partecipazione di 220 tra tecnici e ricercatori, impegnati in oltre 50 progetti di ricerca presso le stazioni “Mario Zucchelli” e “Concordia”, sulla nave italiana per la ricerca oceanografica “Laura Bassi” e presso alcune basi straniere.

    Finanziate dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), le missioni italiane sono gestite dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal Consiglio Nazionale Delle Ricerche (Cnr) per la programmazione e il coordinamento scientifico.

    Anche quest’anno, la NR Laura Bassi, la nave rompighiaccio dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS) gestita congiuntamente da Cnr, ENEA e OGS, prenderà parte alla spedizione. La nave, che si prepara a salpare il 7 dicembre dal porto neozelandese di Lyttelton con destinazione MZS, effettuerà tre rotazioni: la prima prettamente logistica, la seconda logistica e scientifica e la terza interamente scientifica, per fare rientro in Nuova Zelanda il 25 marzo 2022.

    Anche alla stazione di Concordia, posta  a oltre 3mila metri di altezza nell’entroterra sul plateau antartico,  inizierà, a partire dal 2 novembre, la campagna estiva: in particolare, a Little Dome C, a 40 chilometri da Concordia, proseguiranno le attività legate all’allestimento del campo per il progetto internazionale “Beyond Epica Oldest Ice”, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp) a cui partecipa anche l’Università Ca’ Foscari Venezia. Il campo ospiterà le attività di perforazione del ghiaccio più antico del mondo, con l’obiettivo di ricostruire il clima del pianeta fino a 1,5 milioni di anni fa.

    Per garantire in Antartide una bolla di sicurezza contro la diffusione della Covid-19, continuerà ad essere applicato a tutto il personale lo stringente protocollo sanitario sviluppato lo scorso anno dal Consiglio dei direttori dei programmi nazionali antartici (COMNAP). Per questo tutti i partecipanti saranno sottoposti a rigorosi controlli sanitari sia prima della partenza dall’Italia, che all’arrivo presso i gateway antartici australiano e neozelandese. Confermata per tutto il personale anche una quarantena rigida di 14 giorni fino al trasferimento in Antartide.

    Rita Lena

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