Arriva il “grande fratello” marziano che osserva gli errori

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    Arriva il “grande fratello” marziano che osserva gli errori per non ripeterli nelle missioni sul pianeta rosso –

    Sembra di stare su Marte: stesso paesaggio di terra rossastra e polverosa. Ma l’orizzonte non è libero: in lontananza si scorgono dei moduli abitativi bianchi di  una base marziana. In realtà, si tratta di una simulazione di una missione sulla superficie di Marte riprodotta nel deserto israeliano del Negev.

    Si chiama AMADEE-20 progettata e realizzata dall’Austrian Space Forum in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Israeliana che hanno ricreato nel cratere Ramon, profondo 500 metri e largo 40 chilometri (nella foto), una postazione umana. La stazione virtuale sarà alimentata a energia solare ed ospiterà 5 uomini ed una donna fino alla fine di ottobre.

    Gli “astronauti” dovranno effettuare più di 20 esperimenti scientifici in campi diversi, come biologia, geologia e medicina. Vivranno in completo isolamento, ma saranno sotto la costante osservazione di telecamere per  studiare l’effetto della segregazione. Come un Grande Fratello scientifico,  i loro segni vitali saranno monitorati h 24 e i loro movimenti all’interno dell’habitat tracciati per studiarne il comportamento.

    La simulazione permetterà inoltre la conduzione di test su un prototipo di drone che funziona senza GPS e un rover automatizzato alimentato dal vento e dal sole. L’obiettivo dei test è di fare più errori possibili, “affinché –  come ha detto Gernot Gromer,  direttore dell’Austrian Space Forum – ogni errore fatto qui sulla terra non si ripeta li su Marte essendo stato risolto prima”.

    Simulazioni come questa, umane o robotiche, sulla superficie di Marte  sono uno strumento efficace per lo sviluppo di future missioni di esplorazione da più punti di vista, facendo emergere i limiti ma anche le opportunità sia della tecnologia sia dei flussi di lavoro e dei rischi dell’equipaggio.

    Rita Lena

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