Coronavirus. UGL Sanità al Presidente Conte: “Per gli eroi della sanità servono fatti, non parole”

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ROMA. Nonostante le sollecitazioni dei giorni scorsi inviate al Ministero della Salute la UGL Sanità si trova a constatare come le misure messe in essere a contrasto dell’epidemia del virus Covid-19 e a prevenzione e tutela del personale sanitario siano assolutamente insufficienti.

“Per questo motivo – dichiara il Segretario Nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano – abbiamo trasmesso una nota al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, viste anche le numerose segnalazioni giunte da parte di tanti operatori della sanità.

L’incremento costante del numero di contagiati dimostra come, a oggi, le iniziative non abbiano prodotto i risultati sperati e che quindi chi opera in prima linea sia sempre più a rischio.

Riteniamo inaccettabile che, nonostante i nostri disperati solleciti, non siano state garantite neanche le minime condizioni di tutela di tutto il personale sanitario come dimostrato dai dispositivi di protezione individuale forniti in numero minimo o, a volte, addirittura assenti.

Da un lato gli operatori della sanità vengono definiti, a ragione, eroi, dall’altro si trovano sprovvisti di quegli strumenti minimi per affrontare una vera e propria guerra. Ebbene si, i nostri ospedali sono oramai delle trincee.

Ma per combattere questa battaglia servono armi e garanzie. Garanzie che non sono state inserite nello sbandierato piano di 10.000 assunzioni che ha partorito rapporti di lavoro precario e autonomo.

Anche la vicina Albania, per esempio, ha destinato 1000 euro in più sullo stipendio di chi lotta tutti i giorni per salvare vite.

Per questo, a nome dei tantissimi operatori sanitari, chiediamo di intervenire immediatamente, in maniera seria e responsabile, mettendo come priorità assoluta la loro tutela”.

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