FP CGIL: LAVORATORI OCCUPANO PRESIDENZA FATEBENEFRATELLI

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    isola-tiberina

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    “Una delegazione di circa cinquanta lavoratori si è staccata da una partecipatissima assemblea organizzata unitariamente dai sindacati e ha occupato la presidenza del Fatebenefratelli Isola Tiberina, per dare un primo forte segnale di protesta contro le scelte che sta mettendo in atto il management dell’ospedale”. Lo riferisce il segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola. “Ieri, infatti, c’è stato un tavolo aziendale da cui ci aspettavamo il piano di industriale di rilancio dell’istituto e invece non c’è stata alcuna proposta seria – continua Di Cola – Nel frattempo, senza avere certezze sul futuro dell’ospedale, l’azienda sta mettendo in atto azioni unilaterali che sconvolgono l’organizzazione del lavoro e colpiscono i salari dei lavoratori. Rimane gravissima la situazione dell’ente”.

    “Sono servite oltre due ore di occupazione della Presidenza da parte dei lavoratori per riuscire a sapere dal vicepresidente operativo della Casa Generalizia Ospedale Fatebenefratelli Fra Luzzato le vere intenzioni del management circa il futuro della struttura”.

    Lo dichiara il segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola.

    “Ancora una volta non è stata data, nonostante gli impegni presi negli incontri in Regione, nessuna rassicurazione sul mantenimento dei livelli occupazionali e salariali dei circa 1000 lavoratori della struttura – continua -. E’ stata confermata la cifra dell’indebitamento complessivo della struttura di oltre 270 milioni di euro e uno sbilancio annuo di circa 20 milioni di euro. Inspiegabilmente, dopo mesi di rinvii, ancora ad oggi nessun piano è stato presentato e le idee e le proposte ascoltate oggi confermano le preoccupazioni per il futuro dei lavoratori e della struttura”.

    “Nessuno impegno è stato preso neppure sull’apertura del tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, per cui è ancora in corso l’assemblea dei lavoratori per decidere le iniziative di lotta da intraprendere. Dopo queste ulteriori conferme, siamo sempre più convinti che, se mai ci sarà un piano di rilancio del Fatebenefratelli, sarà in una prospettiva di lacrime e sangue per le lavoratrici e i lavoratori. Ci aspettiamo pertanto che la Regione intervenga e stia al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che, in questa difficile situazione, continuano a garantire ugualmente i servizi e la funzionalità dell’ospedale – conclude -. La mobilitazione non si fermerà fino a quando i lavoratori non otterranno risposte concrete”.

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