Ignorato il diritto di seppellire il figlio nato morto

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    Pochi sanno che la legge lo prevede – Feti gettati tra i rifiuti ospedalieri – Tra la 22. e la 28. settimana, il seppellimento è un obbligo – Giornata mondiale su perdita perinatale e infantile –

    «Ogni giorno in Italia quindici donne escono a braccia vuote dai reparti di maternità. Un dolore, troppo spesso inascoltato, con profonde ferite fisiche e psicologiche, che coinvolge le mamme, i papà e la famiglia intera. In questo dolore è ingiusto che pochissimi sappiano che la legge prevede la possibilità di chiedere le spoglie del proprio figlio, per seppellirlo, sin dalle primissime settimane di gestazione, così come pochi sanno che i bambini tra la 22esima e la 28esima settimana vengono seppelliti», è il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sulla perdita perinatale e infantile che si celebra oggi.

    «Sono troppe, infatti, le segnalazioni di donne che nel dolore atroce della perdita vivono anche la tragedia di non essere messe a conoscenza del diritto di seppellire il proprio figlio, anziché farlo finire tra i rifiuti ospedalieri – prosegue Maria Rachele Ruiu (nella foto), del direttivo della Onlus – ancora altre mamme che, nel chiederlo, si sono sentite rifiutate questo diritto e sminuito il loro dolore, nonostante la legge italiana preveda questa possibilità sin dalle primissime settimane o ancora, altre mamme che scoprono tardi che i figli sono stati seppelliti e non riescono a sapere il luogo. Dolore che si aggiunge al dolore».

    «Le pratiche per il seppellimento sono ancora tortuose e dolorose e le prassi non dignitose. Chiediamo che ogni ospedale si attrezzi per offrire la possibilità del seppellimento a tutte le donne con agevolezza, sin dalle primissime settimane – conclude la nota di Pro Vita & Famiglia – e perché tutte le donne conoscano i loro diritti. Chiediamo inoltre che nei counselling che precedono l’operazione o il parto del figlio, e nel foglio di consenso informato, sia sempre offerta con chiarezza la possibilità per le mamme di chiedere le spoglie e seppellire il proprio figlio, così come da legge».

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