Lockdown migliora qualità dell’aria a Roma

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    Lockdown migliora qualità dell’aria a Roma –

    L’aria di Roma e del Lazio è più pulita dopo il lockdown. Lo afferma uno studio dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia) che ha riscontrato una significativa diminuzione di inquinanti, come il biossido di azoto (NO2) , nella città di Roma e nell’area nord-occidentale della regione Lazio, fino a quasi dimezzarsi nei mesi del lockdown (marzo-aprile 2020) rispetto allo stesso periodo del 2019.

    È quanto emerge dallo studio realizzato e pubblicato su Springer Nature dai ricercatori  del Cnr (Cristiana Bassani, Francesca Vichi, Giulio Esposito, Mauro Montagnoli, Marco Giusto e Antonietta Ianniello) combinando le osservazioni del sensore TROPOspheric Monitoring Instrument (TROPOMI) a bordo del satellite Sentinel 5P con le misure acquisite a terra nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria (Arpa) e nella stazione di monitoraggio A. Liberti del Cnr-Iia collocata presso l’area di ricerca Rm1 del Cnr.

    “La riduzione di NO2  – spiega Cristiana Bassani del Cnr-Iia, autrice dello studio – è risultata più alta nelle zone di traffico urbano (-51%) rispetto a quelle di background urbano (-34%) e rurale (-21%) a causa degli effetti delle restrizioni sulle sorgenti di emissioni di questo inquinante. Una maggiore diminuzione è stata osservata nelle concentrazioni del monossido di azoto (NO) con riduzioni del -56%, -48% e -37% rispettivamente nei siti di traffico urbano, background urbano e rurale. Una significativa riduzione – continua –  anche se inferiore alle precedenti, è stata osservata per il monossido di carbonio (CO), mentre i livelli di ozono (O3) hanno mostrato una variabilità dipendente dal tipo di sito analizzato, esibendo sia aumenti che diminuzioni in siti urbani (7% in background urbano e 15% in background suburbano) e rurali (-11%)”.

    L’analisi ha confermato che il miglioramento della qualità dell’aria non è stato determinato da particolari condizioni meteorologiche, ma dalla forte riduzione del trasporto stradale e delle attività definite non essenziali durante il lockdown.

    “Le riduzioni TROPOMI – conclude Bassani – ottenute dai pixel urbani estratti (-43%) sono coerenti con la riduzione osservata dall’Agenzia spaziale europea, ESA, (-49%) per la città di Roma. Inoltre, le riduzioni satellitari hanno mostrato un calo di NO2 maggiore nelle aree urbane (-43%) che nei siti rurali (-17%) come determinato anche dalle misure di concentrazione a terra”.

    Rita Lena

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