Lotta alle zanzare, arriva in Italia l’App MosquitoAlert

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    Lotta alle zanzare, arriva in Italia l’App MosquitoAlert –

    Lotta alle zanzare, arriva in Italia l’App MosquitoAlert. Già utilizzata in Spagna, l’app ha consentito di raccogliere migliaia di fotografie validate in tempo reale da esperti entomologi e utilizzate per tracciare l’invasione da parte di eventuali nuove specie, per identificare le regioni ed aree più infestate e dirigere gli interventi di controllo. Quest’anno MosquitoAlert è disponibile anche in Italia e contemporaneamente in altri 20 paesi grazie al progetto europeo AIM-COST coordinato da Alessandra della Torre dell’Università La Sapienza di Roma.

    Un’app utile per conoscere i tipi di zanzare che arriveranno puntuali e numerose, con la bella stagione. Servirà soprattutto, dicono gli esperti, a combattere le infestazioni: basta una semplice fotografia dell’insetto da inviare tramite l’applicazione alla Task Force che lavora a questo progetto insieme ai ricercatori dell’Università Sapienza di Roma e dell’Ateneo di Bologna, dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e del MUSE di Trento.

    La Task Force di MosquitoAlert Italia si fa promotrice dell’iniziativa nel nostro Paese, uno dei più infestati d’Europa, dove le zanzare non sono solo una fonte di fastidio (spesso elevato), ma sono prima di tutto vettori di virus pericolosi come il virus del West Nile, o quelli tropicali del Chikungunya o del Dengue.

    “Chiediamo ai cittadini – spiega Beniamino Caputo, La Sapienza e coordinatore di MosquitoAlert Italia – di scaricare gratuitamente sul proprio telefono l’app MosquitoAlert e di ricordarsi, ogni qual volta avvistano o riescono a catturare una zanzara anche dopo averla colpita per autodifesa, di inviarne una fotografia tramite la stessa app”.

    L’app consente anche di mandare semplici segnalazioni di punture o segnalare la presenza di raccolte d’acqua stagnante dove si possono sviluppare le zanzare e fornisce inoltre un indirizzo a cui inviare eventualmente l’intero esemplare. In cambio, gli utenti potranno conoscere la specie con la quale sono venuti in contatto e informarsi sui rischi sanitari connessi, oltre ad avere accesso ad una mappa delle diverse specie presenti sul proprio territorio.

    La primavera è il periodo della prevenzione, intervenendo con trattamenti nelle aree pubbliche e private (giardini, orti, terrazzi), per rimuovere, con prodotti idonei, o rendere inaccessibili alle zanzare tutte quelle piccole o grandi raccolte d’acqua in cui potrebbero deporre le uova e nelle quali si possono sviluppare le larve. Ma come capire dove indirizzare le disinfestazioni per colpire le specie più pericolose? Quest’anno finalmente con l’app MosquitoAlert, definito progetto di scienza partecipata (citizen science), esiste uno strumento in più che richiede però la collaborazione attiva di tutti i cittadini per raccogliere dati sulle diverse specie di zanzare, incluse quelle invasive come la zanzara tigre e altre specie di origine asiatica.

    Ora, sono i ricercatori a chiedere una mano ai cittadini per conoscerle e combatterle meglio. “La qualità delle foto inviate – sottolinea Francesco Severini, ISS – è di fondamentale importanza per un’accurata e valida identificazione. Inoltre la possibilità di inviare l’esemplare fotografato ai laboratori di riferimento consentirà di identificare anche gli esemplari difficilmente riconoscibili senza un microscopio o perché parzialmente danneggiati”.

    Oggi, 11 maggio, parte la campagna social #SCATTALAZANZARA con il contributo degli studenti del corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Scientifica Biomedica, ai più volenterosi si chiede di conservare eventuali esemplari di zanzare in freezer, utilizzando il codice della foto inviata tramite MosquitoAlert, e di consegnarle presso il punto di raccolta nell’atrio del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive”.

    Rita Lena

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