Navio: al San Carlo di Nancy di Roma già operativo il primo robot per le protesi al ginocchio

Dopo l’introduzione di circa un anno fa del ‘Robot da Vinci’ per la chirurgia urologica, l’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma (Gruppo GVM) è il primo ad introdurre nella Capitale il sistema Navio e l’unico a dotarsene in modo stabile tra le regioni limitrofe e il Centro Sud.

Il San Carlo di Nancy diventa così punto di riferimento del Centro Sud Italia per la chirurgia robotica.

“Un impianto di protesi al ginocchio eseguito con il robot -commenta il dott. Mario Tartarone, Direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale San Carlo di Nancy- equivale ad un vestito di alta sartoria: il chirurgo mantiene il pieno controllo del gesto operatorio ma l’utilizzo del robot permette un’estrema precisione nell’impianto della protesi, con notevoli vantaggi per il paziente”.

Navio infatti consente una grande precisione chirurgica in ogni fase dell’intervento di protesi al ginocchio e un’accurata pianificazione dell’intervento al fine di personalizzarlo sull’anatomia e sulla specifica cinematica (movimento) del ginocchio.

Questo è possibile grazie all’ausilio di multipli sensori posizionati intraoperatoriamente sul femore e sulla tibia del paziente.

“Il robot -spiega il dott. Tartarone- non sostituisce il chirurgo ma lo assiste, con un vantaggio per il paziente che si traduce in una minore esposizione alle radiazioni, nella massima accuratezza nella posizione dell’impianto, nella riduzione del dolore, in ridotti tempi di degenza e nel completo recupero del movimento naturale del ginocchio”.

Le potenzialità della nuova tecnologia non si esauriscono qui. Il sistema robotico Navio entrerà infatti sempre più nella pratica clinica: è in corso di validazione lo sviluppo dei sistemi per la chirurgia protesica e verrà inoltre implementato nell’ambito della traumatologia dello sport e per le ricostruzioni dei legamenti crociati anteriori e posteriori del ginocchio.

Andrea Felici