Il Professor Ferruccio Santini proclamato Presidente SIO

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    Il Professor Ferruccio Santini è stato proclamato Presidente della Società Italiana di Obesità (SIO), subentrando al Dottor Fabrizio Muratori. La nomina arriva in occasione del IX Congresso Nazionale della Società scientifica, che si è appena concluso a Milano.

    Il Prof Santini, attualmente responsabile del Centro Obesità e Lipodistrofie dell’ U.O. di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, sarà in carica per due anni.  “Un compito importante – ha dichiarato Ferruccio Santini – che desidero proseguire da un lato in ottica di continuità, consolidando il percorso virtuoso di chi mi ha preceduto, attraverso l’attività di rafforzamento della rete nazionale SIO; d’altro lato in un’ottica di rinnovamento, puntando i riflettori su alcuni aspetti poco conosciuti dell’obesità, ad esempio il verificarsi di patologie endocrinologiche rare come la lipodistrofia nell’ambito della diffusione di obesità geniche e sindromiche” ha concluso il presidente eletto.

    Il Centro Obesità e Lipodistrofie dell’U.O. di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, di cui Santini è responsabile, è il più importante centro specializzato in Italia per il trattamento delle lipodistrofie, centro che fa parte della rete di centri di eccellenza del Consorzio Europeo Lipodistrofie (ECLip) ed è punto di riferimento italiano per il registro del consorzio ECLip, registro europeo per la raccolta dei dati di pazienti.

    La lipodistrofia è una malattia ultra rara, che racchiude un’ampia varietà di malattie, meglio definite “sindromi lipodistrofiche” accomunate dall’alterazione anomala di accumulo di grasso, per cui il tessuto adiposo sottocutaneo è assente, significativamente ridotto o distribuito in modo insolito. Si calcola che In Italia siano circa 250 le persone affette, di cui circa 60 affette dalla forma generalizzata e 180-200 da quella parziale. Ad esserne colpite sono soprattutto le donne con un rapporto di circa 3:1 rispetto agli uomini.

    Il Dottor Giovanni Ceccarini, endocrinologo al Centro Obesità di Pisa al fianco di Santini, da qualche anno rientrato dagli USA, racconta cosa accomuna obesità e lipodistrofia. “Il limite tra lipodistrofia e obesità è a volte poco definito – ha dichiarato Ceccarini – In una persona normale il tessuto adiposo serve per immagazzinare l’energia in eccesso sotto forma di trigliceridi. Nei pazienti lipodistrofici il tessuto adiposo colpito dalla malattia non assolve a questa funzione e i grassi in eccesso si depositano dove non dovrebbero, in altri organi come il fegato ed il muscolo e ovviamente nel sangue favorendo la comparsa di malattie come il diabete tipo 2, il fegato grasso, aterosclerosi e la dislipidemia.” Queste condizioni sono le stesse che si trovano in molti pazienti obesi.

    Alcuni sintomi tipici della lipodistrofia parziale di tipo 1 e 2 si caratterizzano per un eccesso di accumulo di grasso nel viso, collo e pancia e possono quindi essere diagnosticate erroneamente come una semplice condizione di eccesso ponderale. “Poiché la lipodistrofia è una malatia rara, – aggiunge Ceccarini – i medici hanno il sospetto diagnostico. È quindi soltanto con un consulto fra specialisti che si può arrivare ad una diagnosi corretta. In questi casi, gli esami del sangue, la valutazione degli organi interni e anche l’esame genetico svolgono un ruolo importante.”

    Anche dal punto di vista terapeutico, possono esistere relazioni tra obesità e lipodistrofia. Racconta il Dottor Ceccarini: “Così come nell’obeso, il problema metabolico del lipodistrofico può essere in parte attenuato seguendo una dieta ipocalorica e povera di grassi e zuccheri, e utilizzando i farmaci per la gestione delle dislipidemie e del diabete. L’esercizio fisico regolare o lo sport contribuiscono in modo significativo a migliorare le alterazioni metaboliche.”

    Per la cura della lipodistrofia, vengono utilizzati anche dei farmaci, che non possono trattare la causa della perdita di tessuto adiposo, ma gli effetti secondari della lipodistrofia. Tuttavia, è dimostrato che oltre a garantire un ottimo controllo delle patologie associate possono migliorare di molto la qualità della vita dei pazienti. L’unico farmaco specifico per questa malattia, approvato dall’Ema lo scorso 31 Luglio, di cui i pazienti attendono l’arrivo in Italia, è la leptina ricombinante umana (metreleptina).

    Congresso SIO 2018: obesità ma non solo. Parliamo di lipodistrofia: https://youtu.be/clHQAmTsehM

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