Salute, Petrangolini: “Ex OPG, Il Lazio è tra le Regioni virtuose”

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    Teresa Petrangolini

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    “Il Lazio è tra le Regioni virtuose che garantiscono la presa in carico dei pazienti che erano già residenti internati negli ex Opg e di quelli raggiunti da misure di sicurezza provvisorie. E’ riuscita infatti ad attivare tutti i 91 posti letto già programmati. Lo confermano il Ministero della Sanità e quello della Giustizia con la Relazione sull’attuazione della legge che disciplina le disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio e componente della Commissione Politiche sociali e salute, commenta così la Relazione dei due Ministeri presentata ieri al Parlamento.

    “La vicenda del definitivo superamento degli Opg – spiega Petrangolini – sembra arrivata ad una svolta. A quasi un anno dalla scadenza del 31 marzo 2015 che avrebbe dovuto vedere la chiusura di tutti gli Ospedali psichiatrici giudiziari con il trasferimento dei detenuti psichiatrici nelle REMS, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, in alcune Regioni si registrano ancora ritardi. Tanto che il Ministero della Salute pare avere in programma la nomina di Commissari per le regioni inadempienti”.

    “La Regione Lazio – continua Petrangolini – aveva rimodulato il programma nel marzo 2015 prevedendo la realizzazione di 6 interventi, tre riguardanti la realizzazione di REMS per complessivi 91 posti letto e tre il potenziamento dei Dipartimenti di Salute Mentale. Per la fase transitoria la Regione ha utilizzato quattro sedi provvisorie pubbliche dove attualmente sono collocati i pazienti per un totale di 91 posti letto così distribuiti: 40 posti per uomini a Palombara Sabina e 20 posti per uomini a Subiaco (entrambi ex Asl Roma G), 20 posti per maschi a Ceccano, Asl Frosinone, 11 posti per donne nel centro di salute mentale di Pontecorvo, Asl Frosinone”.

    “Si tratta di un fatto molto positivo – dice Petrangolini – che ci riempie di soddisfazione e che è bene rimarcare. Allo stesso tempo, deve restare alta l’attenzione per ripensare e rafforzare tutto il sistema della salute mentale. Mi riferisco, soprattutto, alla necessità di coprire le carenze d’organico, di predisporre percorsi di presa in carico per le nuove patologie emergenti, di individuare strumenti di prevenzione del disagio psicosociale, di completare l’insieme degli interventi nel territorio”.

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