Cristante risponde a Malinovskyi, 1-1 tra Roma e Atalanta

Roma – Roma reduce dal passaggio del turno in Europa League ma anche dalla brutta sconfitta col Torino, Atalanta che viene da cinque vittorie consecutive, la partita dell’Olimpico mette di fronte una squadra ormai diventata grande del nostro calcio e una che invece alterna grandi risultati a sconfitte clamorose. Quasi formazione tipo per entrambi gli allenatori.

Primo tempo di marca bergamasca
Nella prima frazione di gioco i ritmi sono forsennati, ma è la squadra di Gasperini a mettere in scacco l’undici capitolino. Il primo squillo è di Malinovskyi, ma Pau Lopez risponde presente, per poi ripetersi sulla conclusione tanto ravvicinata quanto potente di Zapata. Si vede anche la Roma, ma la conclusione di Pellegrini viene ribattuta da Palomino in scivolata. A metà primo tempo l’Atalanta la sblocca: Zapata al limite riceve palla e scarica a sinistra per Gosens, il tedesco mette al centro e Malinokvskyi batte Pau Lopez da due passi. Prima dell’intervallo palle goal anche per Zapata e Ilicic, ma la Roma regge.

Ripresa dai due volti
Il secondo tempo sostanzialmente comincia così come era finito il primo, con l’Atalanta che macina gioco e la Roma che tenta di difendersi. In rapida sequenza arrivano al tiro Freuler, Romero e il neo entrato Pasalic, con tutte e tre le conclusioni di poco larghe. Si rivede la Roma con Mkhitaryan, il cui sinistro termina di poco alto sopra la traversa, prima che Muriel da ottima posizione calci incredibilmente a lato. da buona posizione. A venti dalla fine arriva il secondo giallo per Gosens, e qui la Roma si scuote: Dzeko col mancino sfiora il pari, ancora il bosniaco vede il suo destro respinto in corner da Gollini, poi Cristante dalla distanza sigla la rete del pareggio. Nel finale la Roma ci prova ma non riesce a scardinare il bunker bergamasco, rimanendo anche in dieci per il rosso a Ibanez.

Continua il mal di big
Ennesima non vittoria per la Roma contro una diretta concorrente per i piani alti della classifica, con un ruolino di marcia ormai imbarazzante. Partita quella di oggi che ha dimostrato ancora una volta quanto sia ampio il divario tra le due squadre, con l’undici di Gasperini che macina gioco e risultati e che marcia a vele spiegate verso la terza qualificazione consecutiva in Champions League, mentre la Roma continua a faticare a livello fisico, tecnico, tattico e mentale ogni qual volta affronta una squadra di pari livello o superiore, fattore che determinerà per la terza stagione di fila il mancato approdo in Champions.

Testa già al Manchester?
Da qui a fine stagione Fonseca e i suoi hanno due obiettivi: raggiungere il sesto posto per evitare la Conference League e conquistare una insperata finale di Europa League. Per il primo traguardo è necessario tornare alla vittoria già domenica sul campo del Cagliari, contro una squadra invischiata nella lotta salvezza e contro cui fisiologicamente si farà del turnover in vista della trasferta di Old Trafford, col rischio di sottovalutare l’avversario come già accaduto col Torino, per il secondo traguardo serve invece un autentico miracolo, visto e considerato che la Roma tra infortuni e risultati non arriverà benissimo all’impegno e che mentalmente i giallorossi non hanno ancora dimostrato la maturità tipica delle grandi.

Photo credit AS Roma

Andrea Trupiano