La Roma batte il Lecce: domina e sbaglia troppo sotto rete

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    Roma (4-3-1-2): Stekelenburg 5.5; Rosi 6 (36′ st Perrotta sv), Kjaer 6, Heinze 6, Taddei 6.5; Gago 6.5, Pjanic 7 (27′ st Grieco 6), De Rossi 6; Bojan 5.5 (22′ st Totti 6); Lamela 6, Osvaldo 5.5. (18 Curci, 3 Josè Angel, 77 Cassetti, 22 Borriello). All. Luis Enrique 6 Lecce (4-2-3-1): Julio Sergio 5; Oddo 6, Carrozzieri 6 (38′ pt Brivio 5.5), Tomovic 5.5, Esposito 6, Strasser 5.5, Grossmuller 6 (33′ st Pasquato sv); Cuadrado 6, Bertolacci 6, Olivera 5.5 (22′ st Obodo 5.5); Corvia 5.5. (81 Benassi, 6 Giandonato, 8 Obodo, 15 Ofere, 22 Piatti) All. Di Francesco 6. Arbitro. Brighi di Cesena 5 Reti: 25′ pt Pjanic, 9′ st Gago, 16′ st Bertolacci Angoli: 7 a 1 per la Roma Recupero: 2′ e 3′ Ammoniti: Gago e Strasser per gioco scorretto, Corvia per simulazione. Spettatori: 30.768 (di cui 16.923 abbonati) per un incasso di 586.517 euro.

    La Roma si proietta verso i vertici della classifica. La formazione di Luis Enrique batte il Lecce 2-1, conquista tre punti pesanti che la proiettano alle spalle del quartetto di vertice composto dalle capolista Juventus e Lazio e da Udinese e Milan. La Roma domina il Lecce ma sbaglia anche tanto, troppo, se si pensa al numero di occasioni sprecate. Alla fine il 2-1 sta strettissimo ai giallorossi. Poteva essere goleada, invece l’imprecisione degli attaccanti giallorossi (Bojan su tutti con tre palle gol clamorosamente sciupate) e anche la giornata no degli assistenti arbitrali che si è fatta sentire anche all’Olimpico, con l’annullamento per un fuorigioco inesistente di un bellissimo gol in rovesciata di Osvaldo. Totti e compagni sprecano tanto, ma portano a casa tre punti pesanti, la seconda vittoria di fila, la quinta in otto partite e si preparano a vivere il ciclo terribile che l’aspetta da qui alla sosta natalizia con ambizioni da vertice. Luis Enrique (che in mattinata aveva lasciato a casa Juan) sorprende tutti destinando alla panchina capitan Totti recuperato dopo l’infortunio patito contro l’Atalanta e Josè Angel, dentro Taddei e Lamela con l’argentino che va a formare il tridente con Bojan e Osvaldo. Confermato il centrocampo Pjanic-De Rossi e Gago, mentre in difesa a destra c’è Rosi, la coppia di centrali è formata da Heinze e Kjaer e Taddei è schierato sulla sinistra. Nel Lecce di Di Francesco (uno dei tanti ex di questa partita, una lunga militanza con la maglia della Roma) pesano le assenze di Mesbah, Giacomazzi e Di Michele. In porta spazio ad un altro ex, Julio Sergio, mentre in difesa recupera Carrozzieri (che poi però si infortuna al 38′ del primo tempo in uno scontro proprio con l’estremo difensore leccese), in attacco unica punta è Corvia. Durante il riscaldamento Roma e Lecce indossano la maglia della Fondazione Sandri con la scritta ‘Contro ogni violenzà. Il leit motiv della partita è chiaro sin dalle prime battute: la Roma fa la partita, il Lecce, arroccato nella sua metà campo cerca di contenere meglio che può aspettando il possibile guizzo di Cuadrado o di Corvia. La prima occasione è della Roma (13′) ma Pjanic a sfruttare il bel taglio di Taddei da due passi dalla porta. I padroni di casa cercano con le triangolazione a scalfire il fortino eretto dagli uomini di Di Francesco. La Roma insiste; Taddei sulla sinistra è una spina nel fianco. Dal piede del brasiliano partono gli assist per le azioni più pericolose, compresa quella al 21′ con De Rossi per Taddei che crossa e Bojan che non ci arriva. L’azione che porta al vantaggio giallorosso segue lo stesso schema: De Rossi per Taddei che dal fondo serve Pjanic che insacca per l’1-0. La Roma prova ad affondare per mettere il risultato al sicuro. Ci prova Osvaldo (28′) ma viene anticipato da Julio Sergio. Il Lecce si fa vedere in attacco: Oddo lancia Corvia che però manca di pochissimo (30′). Le ripartenze della Roma fanno male: al 31′ Lamela via via a sinistra in area e centra per Bojan da due passi manda di lato a porta vuota. La ripresa si apre con il gol di Gago (9′) che con una gran botta di destro batte Julio Sergio. Con il risultato al sicuro la formazione di Luis Enrique diventa assoluta padrona del campo e presidia l’area avversaria. Comincia la fiera dell’errore: i padroni di casa sbagliano l’impossibile: al 10′ il diagonale di Lamela che a tu per tu con Julio Sergio finisce a fil di palo. Al 15′ Gago serve Osvaldo che calcia addosso al portiere leccese. La Roma non vuole più segnare e al 16′ arriva il 2-1 di Bertolacci che servito da Grossmuller con un pallonetto beffa Stekelenburg. Al 20′ Bojan, ancora lui, sbaglia l’ennesimo gol da due passi. La Roma continua a cercare il gol (e continua a sbagliare) al 22′ arriva il momento di Totti e il suo ingresso in campo ridà vigore a Osvaldo che al 31’ segna un magnifico gol in rovesciata annullato però dall’assistente di Brighi per un fuorigioco che non c’è. La Roma continua a cercare il 3-1 della tranquillità, il Lecce prova a contenere e ripartire. La Roma non rischia più di tanto e porta casa tre punti pesantissimi.

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