La Roma e il suo storico bivio.

Ci sono sconfitte salutari, anzi necessarie in ogni processo di crescita.
I non più giovanissimi ricordano il Milan dei Sacchi, Baresi, Maldini, Gullit, Van Basten e Ancelotti essere eliminato dall’Espanyol ai sedicesimi dell’allora Coppa Uefa.

Una eliminazione, seppur clamorosa e inaspettata, può trasformarsi in un elemento positivo sul quale costruire un futuro importante.

A patto però che non venga sottovalutata, che non ci si liberi delle proprie responsabilità additando la malasorte come principale responsabile dell’insuccesso.

La partita di Coppa Italia

Se quindi della dipartita in Coppa Italia contro il Torino saranno analizzati gli errori commessi senza cadere nella tentazione di sentirsi vittime sacrificali dell’avverso fato, allora quello di mercoledì scorso potrebbe essere ricordato come un salutare incidente di percorso.
Se invece dovesse accadere il contrario, in questa città (sponda giallorossa) si continuerà a non cambiare mai nulla.
Vivacchiando nella beata mediocrità di sempre, convinti di essere in una favola.
Peccato che il finale non è esattamente quello classico ma un più mesto:”…E vissero felici, contenti e mai vincenti…”.

Andrea Felici